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Roma Metropolitane, lavoratori protestano in Campidoglio: "Qual è il nostro futuro?"

Sit-in e sciopero di 4 ore per i dipendenti della società che si occuapa del sistema metropolitano romano. La protesta è maturata dopo l'annuncio della sindaca di volerla liquidare

''Non siamo fraudolenti, siamo onesti e competenti''. E' questo uno degli striscioni appesi sulla scalinata del Vittoriano, in Campidoglio dove questa mattina è andata in scena la protesta dei dipendenti di Roma Metropolitane. Una protesta scattata dopo lo scorso 4 novembre quando la sindaca Virginia Raggi, durante un'Assemblea straordinaria sul tema, ha annunciato di voler liquidare la società creata ad hoc per la progettazione e realizzazione del sistema metropolitano romano, in particolare la metro C, che in questo momento dà lavoro a 164 persone. Obiettivo: "Ottenere un incontro con il sindaco o il vicesindaco che porti a un impegno scritto da parte dell'amministrazione capitolina e non escludiamo, qualora non arrivino risposte, azioni di protesta più impattanti come il blocco di alcuni cantieri" ha spiegato Gaetano Mazzone della Filt Cgil. Secondo quanto si apprende un incontro sarebbe in programma alle 14. A riceverli, l'assessore alla Mobilità Linda Meleo.

La mobilitazione è stata organizzata da Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti che in concomitanza hanno indetto 4 ore di sciopero. Numerosi striscioni contro l'amministrazione comunale: ''Uno vale uno, 164 non sono nessuno'', ''Diritto al lavoro'', ''Sindaca, assessori, qual è il futuro di noi lavoratori?'', e ancora ''Giunta Raggi forti coi deboli, deboli coi forti'', ''Metro, tram, ammodernamenti non si fanno coi licenziamenti'', ''Noi vogliamo lavorà'', ''Non siamo fraudolenti, siamo onesti e competenti''. Numerosi i cori scanditi, al ritmo di fischietti e megafoni: "Onestà, onestà" e "Oh Meleo superiamo il Colosseo, oh Berdini superiamo Battistini, oh Virginia facci fare un'altra linea, Colomban facci fare pure i tram" i più gettonati. 

"L'approvazione il 4 novembre scorso in Assemblea capitolina dell'intenzione di non ricapitalizzare Roma Metropolitane comporta che ci sono 164 dipendenti che possono perdere il lavoro e non è stato chiarito come proseguono le opere e gli appalti che stiamo seguendo in questo momento", ha detto Paola Propana, della Uil Trasporti, sottolineando che "164 impiegati e quadri pagano con il rischio di perdere il lavoro. È l'epilogo grottesco di un'operazione di demolizione mediatica e finanziaria cominciata nell'ottobre 2013 dall'assessore Improta e proseguita senza cambi di rotta fino ad oggi". Per Mazzone "con la mancata ricapitalizzazione la società va incontro al fallimento o alla liquidazione, e questo porterebbe al licenziamento in tronco dei 164 dipendenti". 

Quella di oggi non è la prima mobilitazione messa in atto. "I lavoratori sono stati in presidio sotto l'assessorato alla Mobilità in via Capitan Bavastro per tre giorni" ha aggiunto Irene Simoncelli della Uil Trasporti "al terzo giorno di manifestazione ci ha ricevuto l'assessore Meleo ma è stata molto generica e poco chiara sul futuro dei dipendenti". Oggi hanno deciso di andare a chiederlo direttamente a Virginia Raggi. 

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