Roma Metropolitane, il nuovo contratto martedì in Giunta. Lavoratori: "Previsti licenziamenti"

Si alza la tensione attorno a Roma Metropolitane. Dopo lo sciopero di oggi e il presidio di questa mattina in Campidoglio, i lavoratori hanno indetto un’assemblea straordinaria per domani alle 12 presso la sede della società che si occupa per conto del Comune di progettare e realizzare i trasporti cittadini, in via Tuscolana 171, per decidere i prossimi passi della vertenza. Una decisione presa dopo l’incontro di questa mattina tra i rappresentanti dei lavoratori, il direttore generale di Roma Capitale, Franco Giampaoletti, e lo staff dell’assessora alla Mobilità, Linda Meleo, convocato in seguito all’esito della protesta. “Non ci è stata fornita alcuna rassicurazione in merito ai possibili licenziamenti” ha spiegato a Romatoday Daniela Orlando, rsa Filt Cgil di Roma e del Lazio.

L’azienda vive una crisi che dura ormai da mesi tanto che a più riprese si è trovata in difficoltà a pagare gli stipendi. Da un lato la mancata approvazione dei bilanci 2015, 2016, 2017, con il Campidoglio che sta tenendo in sospeso circa 9 milioni di euro di crediti pregressi oggetto di un decreto ingiuntivo da parte dell’azienda. Dall’altro il contratto di servizio scaduto fin dal gennaio del 2018. Una situazione denunciata dall’ex amministratore unico Pasquale Cialdini poco dopo aver annunciato le sue dimissioni: “Il Dg del Comune, Franco Giampaoletti, mi ha chiesto di abbassare ancora i costi licenziando” ha affermato ai giornalisti a margine di una commissione capitolina.

Martedì la delibera che sana i contenziosi pregressi e riscrive il contratto di servizio della società oggi guidata da Marco Santucci arriverà in Giunta. Da qui emergerà il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori. I sindacati denunciano di non essere stati coinvolti: “Martedì in giunta verrà approvato un documento che definisce il perimetro delle attività in base alla quale la società verrà organizzata. Noi però non siamo stati messi al corrente dei suoi contenuti” continua Orlando. “Quanto ci è stato riferito oggi da Giampaoletti, e cioè che verremo convocati solo dopo l’approvazione, senza tra l’altro smentire il nostro ultimo comunicato che dava l’allarme su possibili licenziamenti, ci preoccupa. Domani in assemblea i lavoratori sono pronti a scrivere una nota per chiedere un incontro all’amministrazione prima che la delibera passi in Giunta”. E decideranno i prossimi passi della mobilitazione.