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Roma Metropolitane, Raggi difende la scelta: "Liquidazione controllata". Contestano opposizioni e lavoratori

In Aula la Sindaca ha spiegato i motivi della mancata ricapitalizzazione: "Società brucia sei milioni l'anno". Sui lavoratori: "Nessuno ha parlato di licenziamenti"

Prima la scelta del Comune di liquidare Roma Metropolitane, poi l'ennesima protesta dei lavoratori finita con lo sfondamento del cordone davanti alla sede di via Tuscolana da parte della polizia e infine le dimissioni dell'amministratore unico Marco Santucci. 

L'affaire Roma Metropolitane è caldissimo, tanto da infiammare anche l'Assemblea Capitolina dove la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha riferito sulla situazione societaria. 

Roma Metropolitane sarà "liquidazione controllata"

Per la società che si occupa di progettare e realizzare le linee sotterranee della Capitale sarà "liquidazione controllata" che vuol dire, ha spiegato Raggi parlando di "passaggio necessafio", che il liquidatore viene nominato dall'Assemblea Capitolina.

"Abbiamo individuato una strada che consente di salvaguardare le opere e avviare un piano di risanamento e riequilibrio oltre che assicurare l'equilibrio gestionale della società che al momento è assente. Roma Metropolitane non è in equilibrio nè gestionale nè finanziario" - ha detto Raggi spiegando i motivi della mancata ricapitalizzazione. 

La Sindaca Raggi: "Ecco perchè non abbiamo ricapitalizzato"

"Negli anni sono state necessarie ripetute immissioni di denaro pubblico, ovvero di ricapitalizzazione: ogni anno la società brucia sei milioni di euro, quindi la ricapitalizzazione non era un'opzione, perchè è un circolo vizioso. Qui si tratta di mettere in sicurezza i conti come per tutte le altre aziende. A chi ci accusa di voler licenziare i lavoratori e indebolire le partecipate - ha incalzato Raggi riferendosi a opposizioni e sindacati - rispondiamo che stiamo semplicemente rimediando ai disastri che ci hanno lasciato". 

Il futuro delle opere: "Quelle già affidate andranno avanti"

La Sindaca ha poi rassicurato sulla prosecuzione delle opere rivendicando pure le nuove commesse della sua amministrazione a Roma Metropolitane come la funivia Battistini-Casalotti, la funivia Magliana-Eur Magliana, il prolungamento della funivia Laurentina, la filovia Ponte Mammolo-Sant'Andrea, il parcheggio Por Anagnina, i parcheggi Por Villa Bonelli e Ponte Mammolo, i parcheggi di Conca d'Oro e Annibaliano, l'adeguamento e potenziamento funzionale della linea A.

"Le opere infrastrutturali in realizzazione o progettazione come la metro C vanno avanti e non sono a rischio. La società Roma Metropolitane continuerà a svolgere il ruolo di stazione appaltante, tutte le opere già affidate andranno avanti e lo stesso le progettazioni". 

Il destino dei lavoratori di Roma Metropolitane

Un passaggio doveroso poi sul futuro dei lavoratori. "Nessuno ha parlato di licenziamenti. A oggi sono aperte tutte le ipotesi per garantire il futuro dei lavoratori senza escludere la possibile ricollocazione in altre società del gruppo Roma Capitale. Questo percorso - ha assicurato la Sindaca - sarà condiviso costantemente con i sindacati". 

Su Roma Metropolitane opposizoni all'attacco

Dure le repliche delle opposizioni. "Il socio ha fatto tutto quello che doveva per evitare la liquidazione? A noi risulta che non sia stato fatto. Se non siete in grado di risanare un'azienda non è colpa nostra. La scelta di andare in liquidazione non è colpa del passato, è una scelta vostra" - ha detto la consigliera comunale del Pd, Ilaria Piccolo. "Meno di cinque minuti. Ecco il valore che dà la Sindaca di Roma alla questione dei lavoratori di Roma Metropolitane. Lo stesso tempo che evidentemente l'amministrazione ha impiegato per decidere di liquidarla. Solidarietà ancora una volta ai lavoratori" - il commento della dem Giulia Tempesta.

"Non ci rassicura la dicitura liquidazione controllata, ben vengano le rassicurazioni sui lavoratori ma credo che l'Assemblea capitolina e le commissioni competenti debbano capire realmente quello che sta succedendo nella scelta dei manager, e lo abbiamo visto in Ama cosa significa scegliere manager sbagliati. L'invito che faccio come forza politica - ha detto Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia - è di salvaguardare l'azienda attraverso il dialogo e gli obiettivi strategici dell'azienda. Non possiamo azzerare il know-how acquisito con l'esperienza dei lavoratori, dobbiamo trovare una strategia condivisa, rivendendo l'aspetto della liquidazione controllata, le rassicurazioni non bastano servono provvedimenti seri". 

L'ex grillina: "Raggi vada a casa"

"Un intervento che non ha dato alcuna risposta esauriente alla città ed ai lavoratori interessati e che non può che confermare l'esistenza di una strategia non dichiarata rivolta a bloccare l'operatività delle aziende partecipate, con conseguenze dirette ed ormai insostenibili sui servizi. Questa amministrazione - hanno dichiarato Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea capitolina ed esponente di Democrazia e Autonomia (demA) e di Romolo Rea, coordinatore di demA per la Regione Lazio - deve andare a casa perchè si dimostra incapace di dare risposte ad una città che soffre". 

I lavoratori lasciano l'Aula: "Dimissioni, dimissioni"

Fragorosa la contestazione di tutti i consiglieri di opposizione e dei dipendenti di Roma Metropolitane che hanno abbandonato l'Aula Giulio Cesare al grido di "dimissioni, dimissioni". 

"Stavolta almeno l'abbiamo lasciata davvero sola", hanno ironizzato i manifestanti in riferimento alle dichiarazioni di Raggi che alcuni giorni fa aveva lamentato di essere stata "lasciata sola sulla questione rifiuti". 

Intanto la Lega, pronta a manifestare in Campidoglio, ha depositato negli uffici dell'aula Giulio Cesare una mozione di sfiducia nei confronti della Sindaca Raggi. 
 

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