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Roma-Lido ai privati: "Parere contrario di Ministero, Comune e Atac"

Lo comunica l'ex consigliere Pd De Luca in una nota. La posizione espressa nel corso di una conferenza dei servizi istruttoria sul porgetto avanzato alla Regione da una cordata di imprenditori per la gestione in project financing della ferrovia Roma-Lido per 25 anni

“Parere contrario”. E' questa la posizione espressa dal Ministero dei Trasporti, da Roma Capitale e Atac in merito al progetto avanzato alla Regione Lazio da una cordata di imprenditori, tra cui la 'francese' Ratp Dev Italia, per la gestione in project financing della ferrovia Roma-Lido. Lo comunica l'ex consigliere del Pd Athos De Luca in una nota. Venerdì mattina, infatti, si è tenuta una prima riunione della conferenza dei servizi istruttoria sull'affidamento per 25 anni ai privati della gestione del 'trenino' in cambio di una sua trasformazione in metropolitana. Un iter preliminare, che dovrebbe concludersi entro febbraio, durante il quale gli enti competenti dovranno valutarne nel merito la pubblica utilità ed, eventualmente, proporre modifiche o miglioramenti. In base all'esito espresso in questa sede, il passo successivo è la pubblicazione di un bando per mettere a gara il progetto. 

IL PROGETTO - Spiega Athos De Luca: “Questa mattina si è svolta presso la Regione la prima riunione della Conferenza dei servizi sulla proposta del progetto di finanza dei francesi (Ratp Dev Italia-Ansaldo STS, Ansaldo Breda, ora acquistate dai Giapponesi Hitachi, Salcef, Cilia Italia, Architecna engineering) che prevede la cessione della linea per 25 anni, un totale investimenti di 447 milioni, di cui 219 pagati dalla Regione che corrisponderà anche un canone annuo di 44 milioni per i primi 4 anni e 78 milioni per i successivi 21 anni”. Poi prosegue: “Con la messa a disposizione gratuitamente della linea ferroviaria, delle stazioni, dei fabbricati tecnologici, del deposito della Magliana, degli apparati tecnologici di Atac e della cessione gratuita per 4 anni di 14 treni. La linea ammodernata avrà una frequenza di 6 minuti”. 

IL PARERE CONTRARIO“Il Ministero dei Trasporti, Roma Capitale e Atac presenti alla conferenza hanno espresso un parere contrario, basato sostanzialmente sui costi rispetto alle opere e alle prestazioni previste” continua De Luca. “Per esempio non è stata prevista nel progetto la pedana di evacuazione su tutti i 35 chilometri della linea obbligatoria per legge per la metro il che classificherebbe la linea come un treno”. Elemento che, per il consigliere, farebbe venire meno “l'interesse pubblico, requisito essenziale per accedere ad un progetto di finanza proposto da privati”. 

'PROGETTO AD ATAC'Dal canto suo l'azienda di trasporti capitolina ha presentato un suo piano che prevede un costo di 180 milioni e un frequenza di 4 minuti. “Di fronte ai pareri contrari così netti e motivati da parte del Ministero Trasporti, di Roma Capitale e Atac, ci sono le condizioni per trovare una intesa tra Regione e Comune ed affidare le opere di ammodernamento della Roma-lido ad Atac in base al progetto già presentato di costo nettamente inferiore e con frequenze metropolitane” commenta De Luca. “Potrebbe essere un'opportunità per risolvere uno dei più rilevanti problemi della mobilità di Roma e rilanciare Atac come gestore di una linea moderna ed efficiente e remunerativa vista l'alto numero di passeggeri stimati 60/90 mila giorno”.

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