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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Trasporti, ricavi bassi ed evasione: Roma fanalino di coda d'Europa

E' quanto emerge dall'Osservatorio sui conti pubblici di Cottarelli

Ricavi di traffico e produttività tra i più bassi in Europa. Non è per niente roseo per la capitale il quadro che emerge dall’anticipazione dei dati contenuti nel report ‘I sussidi nel trasporto pubblico locale’ resi noti dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano diretto dall’ex commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli. Nell’analisi di una serie di dati sul settore dei trasporti pubblici Roma presenta una situazione critica, dai costi per far muovere i bus e le metro capitoline, coperti solo per il 26 per cento dai ricavi di traffico, all’età media dei bus, la più alta in Europa. 

Il report parte dalla considerazione che “il settore dei trasporti pubblici locali è caratterizzato in Italia da un basso livello di copertura dei costi di produzione con ricavi da traffico” si legge. A livello nazionale, sulla base dei dati raccolti, “è di circa il 37 per cento”. Il resto “è coperto da trasferimenti pubblici”. Questa bassa copertura dei costi, aggiunge “è un fenomeno strutturale ed è del tutto in linea con la normativa attualmente in vigore: il rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi previsto dalla legge 422 del 1997 è infatti pari al 35 per cento”. Ma “il confronto tra diverse regioni italiane e a livello internazionale” rende la situazione “anomala”.

Tra i dati citati c’è quello relativo ai ricavi da traffico. In questo caso i numeri risalgono al 2015: “A Roma coprivano il 26 per cento dei costi, rispetto al 65 per cento di Parigi, al 55 per cento di Londra e al 48 per cento di Berlino”. Queste differenze, continua lo studio, “sono dovute principalmente a due fattori: l’elevata evasione tariffaria, che incide specialmente sul trasporto su gomma, e tariffe relativamente basse con poche discriminazioni di prezzo. In particolare, i biglietti di corsa singola –  quelli maggiormente usati da non residenti – hanno prezzi inferiori rispetto alle principali capitali europee”. 

In quanto al prezzo degli abbonamenti mensili si va dai 59 euro di Madrid ai 127 di Londra mentre Roma e Milano, in linea con Copenaghen, il pezzo si aggira attorno ai 35 euro. E se i valori di ricavi da traffico per passeggero a Madrid, come Londra, sono pari a 1,2 euro a Milano il dato è pari a 0,76 e a Roma 0,26. “Il risultato complessivo di biglietti e abbonamenti meno costosi e di maggiore evasione è che il ricavo per passeggero a Roma è di gran lunga il più basso tra quelli delle principali città europee, mentre Milano si colloca in una posizione intorno alla media”. 

Anche il “costo unitario di produzione dei servizi di metropolitana è del 38 per cento più alto a Roma rispetto a Milano e del 54 per cento più alto rispetto a Torino. Per quanto riguarda il servizio di superficie, a Milano i costi unitari sono del 27 per cento più bassi rispetto a Roma, mentre rispetto a Torino il divario di efficienza è solamente del 4 per cento”. In quanto alla “produttività del trasporto pubblico su gomma” se Berlino e Vienna sono le città più efficienti, “Roma è in penultima posizione, appena prima di Parigi”. Roma è ultima anche per l’età media dei veicoli, 8,75 anni. 

“Il modello dell’erogazione del servizio da parte di imprese di capitali pubbliche non riesce a garantire livelli minimi di efficienza a fronte di costi enormi per la collettività. Il primato negativo, neanche a dirlo, spetta a Roma” attaccano in una nota Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli e Francesco Mingiardi, promotori del referendum Mobilitiamo Roma e presidenti del comitato per il Sì rispetto alla messa a gara del trasporto pubblico romano. “Il confronto con le altre capitali europee è impietoso. Il dato che però spaventa di più è quello degli investimenti: pochi milioni di euro a Roma negli ultimi anni a fronte di milioni o addirittura miliardi allocati dalle più virtuose capitali europee. Dunque nessuna prospettiva di miglioramento nei prossimi anni. Eppure la giunta Raggi continua a promettere un rilancio del servizio spacciando per risanamento dell'azienda quella che è soltanto una procedura fallimentare".

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