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Roghi tossici: senza mappa niente esercito. Raggi non agisce e la lista arriva dal Pd

Corsetti: "Ho avuto garanzie che l'elenco produrrà interventi mirati quanto prima"

Senza la "black list" non si procede e, dato il quadro di emergenza, ai ritardi del M5s supplisce l'opposizione. "Grazie all'aiuto degli eletti nei municipi ho stilato un primo elenco di siti dove vengono bruciati rifiuti tossici che ho poi trasmesso al Ministro dell'Interno per poter predisporre in tempi brevi un piano di intervento attraverso l'impiego dei militari" commenta il consigliere dem Orlando Corsetti, firmatario della mappa (vedi in basso) che la Commissione parlamentare d'inchiesta ha chiesto a più riprese al Campidoglio, per ottimizzare le risorse a disposizione, senza ottenere riscontri. Ultimo sollecito il 2 novembre, a dieci giorni dall'apposita riunione alla Camera che ha stabilito l'intervento dell'Esercito come soluzione per fermare il fenomeno, previa individuazione dei siti critici da parte dell'ente locale. 

La mappa dei roghi tossici

Nell'elenco inviato al Viminale dal Pd troviamo tutte le baraccopoli istituzionali. Salone, Salviati, Barbuta, Candoni, Gordiani, Castel Romano, Camping River, Cesare Lombroso, Monachina. Seguono gli insediamenti abusivi, da via del Cappellaccio a Casal Quintiliani, dalle rampe del Ponte delle Valli a via di Torre Salaria, da via Spellanzon a via Aldisio. E ancora le aree di Tor Sapienza, Torre Spaccata, Viale Togliatti e via Fancelli, la pineta di Castel Fusano, e sul litorale il Borghetto dei Pescatori, Acilia, via Mellano, via Ostiense altezza villaggio San Giorgio, il viadotto Zelia Nuttal, la pineta Acque Rosse di Ostia, l'area di Castel di Guido e il parco del Pineto. 

Pronti a inviare l'esercito

"Considerando che la problematica in questione riveste ormai carattere di urgenza, mi permetto di segnalarLe un primo elenco di siti dove vengono bruciati rifiuti tossici e che necessitano senz'altro della presenza di forze armate" si legge nel documento inviato in data 10 novembre al ministro Marco Minniti, pronto a inviare l'esercito contro i rifiuti che bruciano in periferia. 

Forze armate per fermare i roghi tossici, un'opzione emersa in Commissione periferie, vagliata dal Comitato metropolitano per l'ordine e la sicurezza pubblica, appoggiata dal Prefetto, e ora avallata anche dal Ministero. In una lettera inviata il 30 ottobre al presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle periferie, il titolare del ministero dell'Interno ha comunicato l'intenzione, per l'area della Capitale, di "ricorrere a modalità di intervento analoghe a quelle già sperimentate in Campania per l'affrontare la problematica della terra dei fuochi". Utilizzando i militari già impiegati nell'operazione "Strade sicure". La palla è passata al Comune. E al momento l'unica risposta è nell'elenco del Pd. Può sostituire a livello operativo quello atteso dalla sindaca?

"Anche se ovviamente l'istituzione è rappresentata in maniera diversa da un sindaco e da un consigliere, dal ministero mi è stata data garanzia che produrrà interventi mirati" spiega il consigliere Corsetti. "La mia non vuole essere una provocazione, semplicemente un tentativo di aiutare, dal momento che la sindaca che si è vantata di aver richiesto l'intervento sui roghi, in realtà non si è ancora mossa"

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