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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Piani di zona, Lombardi solitaria contro lo sfratto: "Il Comune? Lavoriamo a più livelli"

E' stato rimandato al 21 marzo lo sfratto di Roberta, nel piano di zona Longoni, dove la deputata pentastellata ha posto la sua residenza parlamentare. Lombardi: "Presto novità". Asia Usb: "Manca l'assessore alla Casa"

Alla fine lo sfratto di Roberta, due figli piccoli, nel piano di zona Longoni, in  via Fillia, è stato rimandato al 21 marzo. Eppure oltre al sollievo temporaneo per questa madre, che da oltre tre anni combatte contro uno sfratto che la lascerebbe per strada, c'è la fotografia eloquente dello stillicidio quotidiano, fatto di sfratti e difficoltà, vissuto dagli inquilini di molti piani di zona della capitale. Per anni Roberta ha pagato un affitto più alto del dovuto, da circa 350 euro a circa 500, "a cui vanno aggiunte anche le spese condominiali". Poi ha perso il lavoro, ha smesso di pagare, ed è arrivato lo sfratto (LEGGI LA STORIA DI ROBERTA). A nulla conta che, con l'elaborazione delle nuove tabelle di calcolo effettuata ormai oltre due anni fa dopo l'avvio dell'inchiesta sugli affitti gonfiati, ci si è accorti che avrebbe dovuto pagare di meno, molto meno. E come lei molti altri. 

Il suo caso però ha ormai da qualche mese i riflettori puntati contro. La deputata Roberta Lombardi lo ha trasformato in un vero e proprio simbolo da quando, nel luglio del 2015, quando ancora Marino era seduto in Campidoglio e nessuno immaginava che Virginia Raggi sarebbe diventata sindaca, trasformò quei 40 metri quadrati di appartamento nella sua residenza parlamentare nella speranza di rendere 'inviolabile' l'appartamento e bloccare lo sfratto. Lo sforzo, però, non è bastato e così, da mesi, ogni volta che si attende uno sfratto, la parlamentare pentastellata si presenta in via Fillia per difendere Roberta. "Una vera e propria ingiustizia" scrive la deputata su Facebook "dal momento che lo sfratto era ed è tutt'ora immeritato, trattandosi un caso di morosità incolpevole dovuta alla cattiva gestione delle abitazioni nei Piani di Zona".

La presenza di Roberta Lombardi ha inevitabilmente sottolineato l'assenza di rappresentanti dell'amministrazione Comunale. "Lavoriamo a più livelli, io da parlamentare mentre il comune per le sue competenze" ha dichiarato cercando di sottrarsi al ruolo di 'grande oppositrice' di Virginia Raggi che negli ultimi giorni ha riempito le pagine di analisi politica dei giornali. La pratica è sulla scrivania dell'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini che per ora ha annunciato di aver avviato la revoca delle convenzioni per i piani di zona di Tor Vergata e di Castel Verde ma non per Longoni. "Gli uffici stanno finalmente capendo che è cambiata l'aria" ha aggiunto Lombardi. "Nei prossimi giorni in comune si annunceranno importanti novità". 

Se si tratti di quella commissione di inchiesta, molto attesa dai diretti interessati, per far luce una volta per tutte sulle condizioni dei piani di zona della città, lo si vedrà nei prossimi giorni quando il Comune spiegherà, o almeno dovrebbe, le sue intenzioni in merito. "Nonostante le indagini in corso, la procedura di sfratto prosegue e il Comune non è ancora intervenuto" il commento di Angelo Fascetti di Asia Usb. "Viste le gravi violazioni emerse chiediamo che anche in questo caso l'amministrazione comunale proceda con la revoca della convenzione anche per il piano di zona Longoni. Non si può lasciare il settore più debole al proprio destino come sta succedendo in questo caso. Ribadiamo la necessità di nominare un assessore alla Casa che affronti questa situazione. La sua assenza è emblematica in una città che vive un'emergenza così importante".

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