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Municipio VIII, il Campidoglio silenzia la rivolta. Avanti con Pace, ma senza pace

Nulla di fatto nella riunione durata fino a tarda serata. Avanti con Pace che ritira le deleghe a 2 assessori. Consiglieri municipali in silenzio. Si rafforza, apparentemente, la posizione del presidente

Avanti con Pace ma senza una pace vera. E' questa la sintesi della riunione di ieri sera in Campidoglio tra i consiglieri del municipio VIII, la sindaca Raggi e alcuni consiglieri comunali. "Arbitri" i due parlamentari tutor della sindaca Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro. Un incontro dall'esito scontato e già scritto e che è servito a fare chiarezza su quanto accaduto. Da un lato il minisindaco e le sue posizioni urbanistiche su fosso delle tre fontane ed ex mercati generali. Dall'altro i consiglieri cosiddetti frondisti o "talebani" che lamentano poca condivisione delle scelte ed una scarsa aderenza al programma elettorale. Da qui la richiesta: rimpasto di giunta, con rafforzamento dell'assessore all'Urbanistica Rodolfo Tisi. 

La risposta del minisindaco non si è fatta attendere. Da prima con un'offensiva mediatica (tre interviste concesse a tre giornali diversi, tra cui il nostro) e poi con il ritiro delle deleghe all'assessora alla cultura Giuliani e poi proprio a Rodolfo Tisi. Ieri però proprio Tisi era il grande assente alla riunione. A far notizia anche i forfait di Marcello De Vito, secondo molti l'ispiratore della rivolta di Garbatella, e Daniele Frongia che nel municipio VIII è cresciuto ed ha visto crescere negli anni la sua influenza. 

Assenze che raccontano come tutto fosse già deciso. Avanti con Pace per non minare l'amministrazione Raggi. Il terreno era stato preparato nei giorni precedenti anche nei confronti dei consiglieri municipali, raggiunti da chiamate piuttosto pesanti dal Campidoglio e da alcuni vertici. "Cosa combinate?"; "ci mettete in difficoltà"; "ma cosa andate dichiarando ai giornali?"; "volete far saltare tutto?". Il tutto recapitato a personaggi poco avvezzi alle pressioni e assolutamente influenzabili. E la paura ha così iniziato a serpeggiare, facendo passare quasi in secondo piano le critiche, da qualcuno espresse anche pubblicamente sulla propria bacheca facebook, al presidente. 

"Non facciamoci del male", è stato il messaggio fatto passare ieri a tutti. A Pace è stata chiesta una maggiore condivisione delle decisioni ai consiglieri il silenzio nei confronti della stampa. Poco, pochissimo filtra dalla riunione durata fin quasi mezzanotte. Una tregua armata che lascia insolute le divisioni, emerse anche lunedì nel corso di una commissione quando tre membri su sei del Movimento Cinque stelle hanno votato con il Pd contro la proposta per la "Difesa e ripristino del Fosso delle Tre Fontane e per la riduzione delle cubature dell'i60 Grottaperfetta". 

Resta il messaggio, recapitato dalla corrente Lombardi, al cosiddetto raggio magico e che suona più o meno così: possiamo staccarvi la spina quando e dove vogliamo, anche a casa vostra, lì dove Frongia e Romeo, sono andati nel tempo accrescendo la propria influenza e il proprio potere.
 

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