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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Case popolari senza riscaldamenti, Meleo: "Stop alle bollette per guasti superiori a 30 giorni"

L'assessora ha inoltre annunciato 15 milioni di euro di nuovi fondi per interventi sulle tubature. Ad oggi ancora irrisolte 19 criticità

Caldaie da sostituire completamente o con bruciatori rotti. Caldaie funzionanti installate su una rete di distribuzione così vecchia da rendere impossibile l’attivazione dei riscaldamenti. Perdite ai circuiti di distribuzione. Tubature corrose dal tempo ormai inutilizzabili. Guasti su guasti che in molti casi hanno reso necessario intervenire sullo stesso impianto con una media di due volte nel corso delle ultime settimane. E centinaia di inquilini delle case popolari del Comune di Roma ancora al freddo. Il punto di una situazione irrisolta a inverno ormai inoltrato è stato effettuato questa mattina nel corso di una commissione congiunta Patrimonio e Lavori Pubblici, presiedute rispettivamente da Francesco Ardu e Alessandra Agnello, che si è tenuta presso il dipartimento Simu di via Petroselli alla quale hanno preso parte anche le assessore Valentina Vivarelli e Linda Meleo, rappresentanti dei municipi più coinvolti (X, IV, V, VI, XIV) e alcuni residenti di questi alloggi.

Secondo quanto illustrato dal responsabile dei servizi termici del dipartimento Simu, Andrea Marsi, ad oggi ci sono ancora 19 impianti spenti, otto dei quali verranno aggiustati entro i primi giorni di febbraio, tre riguardano i fitti passivi a Ostia e sono a carico della proprietà, mentre le restanti sono in corso di valutazione. Un elenco sempre in aggiornamento a causa di nuovi possibili guasti. Il 15 novembre 2019, giorno in cui si sarebbero dovuti accendere tutti i riscaldamenti, per esempio erano 12.

“Per questa stagione termica siamo dovuti intervenire con le risorse della gara in corso (l’appalto è stato prorogato all’inizio di novembre 2019, ndr) che prevedeva 470 mila euro per la manutenzione straordinaria su un totale di 1 milione e 200 mila euro”, ha spiegato l’assessora Meleo. “Per colmare le criticità in corso abbiamo usufruito della possibilità di stanziare ulteriori risorse alla stessa impresa pari a 82mila euro. Il 6 novembre scorso abbiamo inoltre bandito la nuova gara della durata di 5 anni per un valore totale di 17 milioni di euro. A breve verranno aperte le buste (ne sono pervenute 9, ndr) e contiamo di aggiudicarla entro agosto. Dal 1 novembre prossimo dovrebbe subentrare la nuova ditta. Nei prossimi cinque anni puntiamo a una maggiore stabilizzazione”.

L’assessora ha inoltre annunciato altri due bandi con fondi aggiuntivi “che verranno stanziati con la prossima variazione di bilancio. Il primo è finalizzato alla sostituzione di caldaie e bruciatori e alla conversione da gasolio a metano: circa un milione di euro per acquistare una cinquantina di impianti. Contiamo di arrivare a novembre con la sostituzione delle situazioni più critiche”. Il secondo “riguarda invece interventi sulle reti di distribuzione che sono molto vecchie pari a 15 milioni di euro. Abbiamo già chiesto al dipartimento di predisporre uno studio di fattibilità. Si tratta di 9 milioni di euro per i prossimi tre anni per Villa Gordiani, 4 milioni e mezzo per i prossimi tre anni a Casal Bruciato e 2 milioni di euro su Ostia. Ricordo che molti problemi derivano dall’usura delle tubature”. Poi ha spiegato a Romatoday: “Per quanto riguarda quest’anno non posso dire che ci sia stato un errore di valutazione da parte degli uffici, perché i guasti si verificano solo ad impianti accesi”.

C’è poi il tema della sospensione dei pagamenti delle bollette per gli inquilini che hanno subito il disagio. “Abbiamo indicato a Aequa Roma l’elenco degli appartamenti che hanno avuto un fermo dei riscaldamenti superiore ai 30 giorni così da sospendere i bollettini per febbraio e marzo. La lista, naturalmente, verrà ulteriormente aggiornata”. Il punto è stato però criticato da alcuni consiglieri presenti che hanno chiesto un atto di impegno formale da parte degli uffici, criticato il fatto che sotto i 30 giorni non sia previsto alcun risarcimento e fatto presente che in seguito ad alcune accensioni gli impianti sono rimasti accesi 24 ore al giorno con il rischio che l’addebito di questo consumo pesi sul conguaglio degli inquilini interessati.

L’assessora Vivarelli, che per altri impegni ha dovuto lasciare la commissione a discussione appena iniziata, ha confermato che  “sono arrivate numerose segnalazioni al dipartimento, spesso gli inquilini non conoscono la ripartizione delle competenze ma ringrazio i Municipi per la forte collaborazione con cui hanno subito segnalato le criticità. Ora siamo già al lavoro nell'ottica di programmare fattivamente interventi definitivi, anche a breve termine”.

Intanto non cala l’urgenza di affrontare quella che si è rivelata come vera e propria emergenza freddo nelle case popolari capitoline e che oggi vede 19 situazioni critiche. Da novembre ad oggi “si è verificata almeno una rottura al giorno, circa 75 in totale, anche se negli ultimi giorni la media è oscillata tra le tre e le quattro segnalazioni al giorno”, ha spiegato Marsi. “Il 53 per cento degli interventi effettuati da novembre a oggi ha riguardato guasti strutturali. Di questi il 37 per cento ha riguardato perdite ai circuiti di distribuzione. Il 10 per cento del totale ha riguardato allagamenti per cause esterne e il 37 per cento problemi agli apparati elettronici”.

Numerose le critiche arrivate dai consiglieri di opposizione presenti: “L'assessore Meleo prosegue con gli annunci mentre sarebbe necessario dedicarsi ad una seria programmazione degli interventi e a venire in commissione con un piano di manutenzione credibile”, il commento del consigliere del Pd capitolino Giulio Bugarini. Attacca anche Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d'Italia e vicepresidente dell'Assemblea capitolina: “In questi 4 anni di amministrazione grillina purtroppo nulla o poco è stato fatto quanto alla manutenzione straordinaria non essendo state inserite a bilancio per tempo le somme necessarie nonostante le richieste dell'utenza e degli uffici”. Svetlana Celli, capogruppo di RomaTornaRoma in Campidoglio, ha presentato una mozione per tagliare i costi ai cittadini con i riscaldamenti spenti: “Mi auguro che l'Aula tutta voglia esprimere su questo la propria volontà, senza accontentarsi della nota che l'assessora Meleo ci ha detto di aver spedito agli uffici. Come opposizione abbiamo ribadito la necessità di programmare gli interventi in tutta la città e con un cronoprogramma preciso che ad oggi non c’è”.

"La commissione di oggi dimostra l'assenza di programmazione da parte dell'amministrazione sul tema", denuncia Yuri Trombetti, responsabile casa del Pd romano. "Pochi fondi, pochi controlli e siamo già a inverno inoltrato".

Da Torre Maura a Ostia passando per Casal Bruciato e Villa Gordiani, diversi cittadini hanno preso parte alla commissione per testimoniare il disagio di vivere senza riscaldamenti e chiedere interventi risolutivi. “Mia moglie è sulla sedia a rotelle. È costretta a stare ferma tutto il giorno e le coperte non bastano per riscaldarla”, racconta un uomo anziano. Vive a Villa Gordiani, una delle zone più critiche della città, e nel suo palazzo i riscaldamenti non si sono mai accesi. “Abbiamo comprato delle stufette elettriche anche se non bastano a riscaldare bene una casa che ha i termosifoni rotti dall’inizio dell’inverno. I consumi della corrente, poi, li dovremo pagare noi”.   


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