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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tra il Pd e Marino vince il sindaco: via Cutini e valzer di deleghe

Aperta la partita del rimpasto di giunta. Ieri il faccia a faccia del primo cittadino con il vicesegretario Guerini che ha chiesto un veloce e deciso cambio di passo. Sul tavolo del chirurgo però una manovra 'soft'

“Elezioni anticipate? Mi viene da sorridere”. Non fa un passo indietro il sindaco Ignazio Marino, dopo giorni difficili sia sul fronte cittadino che su quello politico. Ieri il chiarimento con gruppo Pd capitolino e, prima ancora, l'incontro con il vicesegretario del Pd nazionale Lorenzo Guerini. La fiducia è stata rinnovata ma la richiesta è quella di un cambio di passo e in tempi brevi. La partita del rimpasto è aperta. E il sindaco su questo fronte sembra non accettare commissariamenti. Ma la 'radicalità' acclamata dal gruppo Pd nei giorni scorsi sta prendendo le forme di una ristrutturazione più 'soft' della squadra di governo capitolina. Due, forse tre poltrone e un nutrito balletto di deleghe. In cima alla lista l'assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini, fortemente indebolita dalle tensioni a Tor Sapienza, mentre rimane saldo al suo posto il vicesindaco di Sel Luigi Nieri.

MARINO E IL PD – Non solo l'incontro con i cittadini di Tor Sapienza e l'appuntamento in Aula Giulio Cesare dove ieri il sindaco, affrontando un clima da derby stadio, ha riferito in merito al caso delle multe. Ieri mattina il faccia a faccia con il numero due del Pd nazionale Lorenzo Guerini, 'inviato' del Nazareno per mettere mano al 'caso Roma'. Ne è emerso ciò che anche il Pd capitolino chiede da tempo e che ora, accelerato dal pasticcio mediatico del 'multa-gate', sembra non essere più disposto ad attendere: uno scossone deciso e “radicale” nel modo amministrare la Capitale. Sul tavolo le criticità della Capitale, dalle periferie al decoro, che, vedi il caso Tor Sapienza, sono da affrontare in tempi sempre più urgenti. Dal Pd hanno fatto sapere di non aver aperto alcuna trattativa sui nomi né sulle modalità. Questa è prerogativa del sindaco. Ma la partita del rimpasto è aperta.

I NOMI E un cambio di poltrone arriverà a breve. Ma la netta discontinuità, con il Pd che chiede cinque o sei poltrone, potrebbe declinare verso un rimescolamento un po' più 'soft'. Il sindaco è deciso a tenere il punto e a non cedere alle pressioni che arrivano dalla maggioranza. Due o tre poltrone e un rimescolamento corposo delle deleghe, nulla di più. Anche perché, per il sindaco, si andrebbe ad aggiungere al cambio di guardia di sue poltrone 'pesanti' come quella del Bilancio e della Cultura dei mesi scorsi. In cima alla lista l'assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini finita nel tritacarne delle polemiche esplose insieme alle proteste dei cittadini di Tor Sapienza attorno al centro per rifugiati. Il suo posto potrebbe essere occupato dal consigliere Pd Erica Battaglia.

Tra i nomi che circolano anche quello dell'assessore all'Ambiente Estella Marino più volte alle prese con la difficile raccolta stradale, che dovrebbe essere sostituita con un'altra donna per non alterare gli equilibri di genere della giunta. In bilico anche la titolare della Scuola, Alessandra Cattoi, non semplice assessore ma vero e proprio braccio destro del sindaco chirurgo nei rapporti con la giunta. Per lei potrebbe profilarsi una nuova delega. La 'casella' della Scuola potrebbe così essere occupata dal titolare dei Lavori Pubblici e delle Perferie, Paolo Masini. Nessuno spostamento invece per il vicesindaco Luigi Nieri, decisione che potrebbe creare problemi di stabilità alla maggioranza con i consiglieri di Sel pronti a mollare. Lui, per ora, rimane al suo posto. 

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