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Canili Muratella e Ponte Marconi, aggiudicata la gara: saranno gestiti dal "Rifugio agro aversano"

La srl campana ha vinto il bando per la gestione delle due strutture. Per un anno quasi un milione e mezzo di euro

I canili di Roma avranno presto un nuovo gestore. Da ieri assegnataria delle strutture di Muratella e Ponte Marconi è la SRL campana "Rifugio agro aversano" che, secondo quanto stabilito dalla determinazione dirigenziale 891 del 20 dicembre 2016, è risultata vincitrice del bando pubblicato ad aprile sotto la gestione del commissario Tronca. Due le proposte giunte nei termini: al secondo posto il raggruppamento temporaneo di impresa composto da Mapia srl e Dog Park scrl. 

"Rifugio agro aversano" ha vinto la gara con un'offerta pari a 1.478.363,10, con un ribasso pari al 5% rispetto all'importo iniziale. Con questi soldi i responsabili dovranno gestire le due grandi strutture romane, ad oggi portate avanti da volontari a Muratella e dall'associzione Impronta a Ponte Marconi. Seicento cani e 80 gatti sulla Magliana, un centinaio di animali a Marconi: questi i numeri che la società campana si troverà a fronteggiare, con l'obiettivo, così come è previsto per tutti i canili nazionali, di facilitare le adozioni.

L'associazione vincitrice del bando, raggiunta telefonicamente da RomaToday, pur confermando la vittoria del bando e dichiarandosi soddisfatta e felice per l'aggiudicazione, non ha voluto rilasciare dichiarazioni prima della presa in carico delle strutture che avverrà nei prossimi giorni. Tante le questioni da risolvere a cominciare dal nodo occupazionale. A maggio, revocata l'assegnazione all'Avccp, i lavoratori occuparono il canile lamentando il licenziamento, di fatto, di 100 lavoratori. Che ne sarà di loro? Gli importi di aggiudicazione della gara fanno pensare ad un inevitabile taglio, vista la differenza economica rispetto alla precedente gestione (quasi quattro i milioni assegnati solo per Muratella). C'è da capire anche come il Comune riprenderà in mano la gestione della struttura visto che nei fatti, dal 1 maggio scorso, sono i volontari a badare ai cani. 

Solo prima di Natale la vicenda dei canili era tornata al centro delle cronache con l'Anac che ha mandato gli atti alla Procura disegnando un quadro in cui la struttura anziché andare al nuovo affidatario, è rimasta abusivamente in mano all'ex gestore. Secondo l'autorità presiedutà da Cantone l'ex gestore continuerebbe a raccogliere fondi e donazioni senza essere legittimato a farlo.

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