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I rifugiati di Lampedusa fuggono via: nessuna traccia degli 89 superstiti

Se ne sono andati tutti gli 89 immigrati eritrei superstiti del tragico sbarco a Lampedusa ospitati a Roma. La conferma è del Campidoglio

Spariti nel nulla. Di loro non c'è più nessuna traccia. Gli 89 superstiti dello sbarco di Lampedusa, 88 uomini e una donna, ospitati in un centro d'accoglienza a Roma, hanno fatto perdere le proprie traccia. I rifugiati, non ancora tali per via del riconoscimento dello status, hanno lasciato la casa dell'istituto "Teresa Gerani" dei Salesiani, dove dormivano.

La conferma della sparizione arriva dal Campidoglio: "Tra domenica e lunedì, in varie tranche hanno abbandonato il centro in cui li avevamo ospitati. Non sappiamo il motivo, anche perché avevamo offerto loro la migliore accoglienza possibile. Può essere che molti di loro volessero raggiungere il Nord Europa, magari dove già hanno parenti, e muovendosi per lo più in gruppo questo spiegherebbe la partenza in massa".

In tasca i profughi avevano una lettera di benvenuto, una scheda telefonica internazionale, una cartina della città e un kit di prima accoglienza (shampoo, sapone e asciugamano) e 35 euro al giorno di diaria. L'accoglienza sarebbe durata sei mesi. Ad accuparsene il Ministero degli Interni con il contributo del Comune di Roma. Per loro si era mossa anche la comunità ebraica che tramite il presidente Riccardo Pacifici aveva assicurato aiuto e la disponibilità a offrire lavoro.

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