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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Spinaceto / Viale dei Caduti Nella Guerra di Liberazione

Rifiuti, le videocamere antizozzoni sono un flop: in tre mesi solo una ventina di multe

Da febbraio ad aprile le telecamere hanno permesso di elevare 20 multe. Poi, com'è emerso in una commissione Ambiente svoltasi a maggio, nemmeno più quelle. Ecco cosa non ha funzionato

Telecamere posizionate nei punti sbagliati. Grossi problemi di connettività e perdita di connessione durante le giornate piovose. La guerra agli zozzoni affidata all'occhio elettronico, si sta rivelando una Caporetto. Venti sanzioni elevate nei primi due mesi, poi nemmeno più quelle. Una disfatta totale.

Videocamere e fototrappole

A maggio la commissione Ambiente, su impulso del consigliere grillino Roberto Di Palma ha convocato una seduta per valutare i risultati ottenuti con le telecamere. L'amministrazione cittadina ha infatti acquistato e posizionato, su tutto il territorio, 47 videocamere cui si aggiungono 10 fototrappole, prese a noleggio. La differenza tra i due supporti tecnologici sta innanzitutto nel fatto che, le prime, sono fisse. Sono state installate su pali dotati di pannello solare ad un'altezza che ne impedisce la devastazione da parte dei vandali. Le fototrappole invece, per loro stessa natura, sono più discrete e vengono spostate dove se ne avverte maggiormente bisogno.

La guerra agli zozzoni

I controlli e le sanzioni

La commissione è stata utile anche per fare il punto su quali siano i siti più adatti dove sistemare le videocamere. Via Benigni, via Tiratelli, viale Caduti della Resistenza, via Eroi di Rodi, via Aldobrandeschi, via della stazione Aurelia, via Ildebrando della Giovanni, via Gregorio XI, via delle Galline Bianche si sono mostate postazioni più efficienti. "Nonostante ci siano state notevoli sanzioni - si legge nel verbale della commissione -  alcuni continuano a tornare per sversare rifiuti". Il punto è che, le multe, sono elevate dal punto di vista pecuniario.Al contrario risultano essere assai scarse sul fronte della quantità.

20 multe in 3 mesi

 "Dal 15 febbraio al 15/20 aprile – ha chiarito in commissione Giorgio Garbini, responsabile della Sala Sistema Roma – sono state effettuate una ventina di consegne di immagini ai gruppi di Polizia Locale. In seguito è stato effettuato un cambio di gestione dei sistemi della Sim e da allora è fortemente diminuita la velocità di trasmissione, al punto che i tempi per tornare indietro e vedere le immagini sono quasi pari al tempo reale". Insomma, in due mesi l'investimento fatto sulle telecamere ha portato a 20 sanzioni. Poi nemmeno più quelle, almeno fino al 10 maggio, quando si è svolta l'apposita commissione. Dopo il cambio di gestore delle Sim, è stato spiegato ai consiglieri capitolini, "le telecamere che inviano messaggi sono soltanto due e sono situate in luoghi in cuin non avvengono sversamenti".

Il contributo dei municipi

Nel frattempo la città si è riempita di rifiuti. Sono la conseguenza del servizio offerto da Ama per la loro raccolta. Una condizione critica che diventa l'humus sul quale s'innesta il fenomeno degli zozzoni. In questo quadro dalle tinte fosche, si inseriscono anche le iniziative prese a livello locale, per ora, di scarso aiuto. Com'è stato ricordato durante la seduta della Commissione Ambiente " sono stati i municipi ad indicare i siti dove sistemare le videocamere". E molti si sono mostrati sbagliati, tant'è vero che si sta valutando un loro spostamento.  E poi perchè chi ha preso l'iniziativa, come il Municipio V, lo  ha fatto acquistando fototrappole che arrivano a riprendere solo fino a 5 metri, contro i 15 di quelle noleggiate da Roma Capitale.

Cosa fare

Per invertire la rotta è necessario che il Dipartimento Simu chieda di aggiornare le configurazioni perchè, con il cambio di gestore, da poco efficaci che erano le videcomare sono diventate totalmente inutili. Roba da configurare quasi un danno erariale. Intanto un passo in avanti è stato fatto. Con una delibera successiva alla Commissione Ambiente, il Campidoglio ha deciso di assegnare solo ai PICS, "la gestione unitaria ed esclusiva delle video segnalazioni" ha ricordato il consigliere Di Palma, annunciando la misura. Adesso però bisogna invertire la tendenza perchè la guerra, condotta con frecce così spuntate, a Roma la vincono gli zozzoni. 

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