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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rifiuti, Ama snobba il Comune e rispetta l'ordinanza: a Ostia e Ponte Malnome i siti per la trasferenza

Ora manca solo la risposta del Campidoglio, che però sulla discarica non cede. Zaghis (Ama): "Portare i rifiuti fuori Roma costerà 190 milioni di euro nel 2020"

Aspettando di sapere dove verrà realizzata la discarica, o le discariche, a Roma, Ama comunica i siti per le stazioni di trasferenza. La prima soluzione individuata è la proroga fino al 2021 dell'area di Ponte Malnome, dove già vengono stoccate fino a 300 tonnellate di rifiuti, in scadenza il 31 gennaio.  L'altra localizzazione (anche questa di proprietà della municipalizzata) è sull'area di via dei Romagnoli a Ostia, dove è già attivo il tritovagliatore mobile. A chiedere di individuare i due siti, lo ricordiamo, l'ordinanza regionale firmata lo scorso 27 novembre dal governatore Zingaretti e scadute due giorni fa. 

Cos'è la trasferenza

Cosa si intende con il termine "stazione di trasferenza"? Si tratta di spazi dove "appoggiare" i rifiuti raccolti in strada per un tempo di circa 48 ore, prima che i camion li trasferiscano negli impianti deputati al trattamento. Uno step importante per ottimizzare i giri della raccolta stradale e il lavoro dei mezzi a disposizione. I totale quindi, ricapitolando, i siti presenti a oggi su Roma sono quattro: Ostia, Ponte Malnome, Rocca Cencia e Maccarese. Ma l'azienda guidata da Stefano Zaghis, oggi presente a una commissione Ambiente, ha comunicato che sta cercando altre due aree, per ampliare il ventaglio di possibilità a disposizione di Ama. Anche a fronte del fatto che il quadrante nord della città, al momento, rimane scoperto.

Ama fa i compiti a casa, il Comune no

Ama quindi, per quanto riguarda la trasferenza, come si dice, ha fatto i compiti a casa, quelli richiesti dalla Regione con l'ordinanza. Ha anche avviato la procedura per l'indizione della gara europea per esportare i rifiuti. Ora rimane solo il Campidoglio, soggetto deputato a scegliere dove realizzare una discarica in città. Dal 15 gennaio 2020 infatti Roma non avrà più a disposizione la cava di Colleferro pronta a chiudere in via definitiva. Da qui l'urgenza di trovare un sito alternativo, possibilmente sul territorio cittadino dati gli alti costi di trasferimento fuori città e le tante proteste di comuni e province limitrofe, stanchi di sopperire con i loro impianti alle mancanze della Capitale. 

Raggi però, lo abbiamo raccontato, non ha intenzione di cedere alle richieste. Proprio in queste ore a palazzo Senatorio si lavora per impugnare l'ordinanza al Tar. E la stessa maggioranza M5s, seppur non coesa, ha chiesto alla sindaca di andare avanti in questa direzione. Da parte sua la Regione si prepara alla nomina di un tecnico che sostituisca i poteri del Campidoglio nella scelta del sito. Un'emergenza che necessita risposte a stretto giro, come ammesso dallo stesso amministratore unico di Ama Zaghis. 

Zaghis: "Portare i rifiuti fuori pesa sulle tasche dei cittadini"

"Nel 2019 Ama ha speso 170 milioni di euro per mandare i rifiuti in impianti non di proprietà fuori città Regione o Italia e nel 2020, se non si trova una soluzione sulla discarica di Colleferro, andrà a spendere almeno 190 milioni che pagherà tutta la popolazione" ha detto in commissione capitolina Ambiente. "Siamo in una fase di emergenza, il tempo perso ha portato tutti i nodi al pettine in un colpo solo. Ama ha bisogno di sbocchi perchè non si puo' restare in questa situazione. Il 16 gennaio chiude la discarica di Colleferro, siamo in emergenza ed è un problema molto serio. La città vive sul filo del rasoio e non può stare sempre in questa condizione". 

L'amministratore di Ama ha ricordato anche che "abbiamo messo a gara la realizzazione di 13 compostiere di comunità" e che "lunedì uscirà il nuovo sito internet di Ama, che sarà user friendly nell'ottica di avvicinare sempre di più l'azienda ai cittadini. Entro la fine di gennaio ci saranno tutte le informazioni per vedere come è organizzata Ama e quanto è vicina ai cittadini". Nel sito ci saranno anche le informazioni relative ai turni di spazzamento e di raccolta differenziata domiciliare nelle varie zone della città.

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