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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, i sindacati: "Raggi affronti la crisi di Ama, temiamo un nuovo peggioramento"

Parla il segretario della Fp Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola

L’emergenza che ha rischiato di portare alla chiusura delle scuole è rientrata. “Grazie al nostro appello, e a un insolito attivismo dell'Ama, da due giorni vediamo che la situazione sta migliorando” le parole del presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio Mario Rusconi, in un'intervista al Tg3 regionale. Ma sulla raccolta dei rifiuti nella Capitale resta l’allerta per una gestione che si muove ormai da settimane in perenne difficoltà. “Siamo preoccupati perché temiamo che si stia sottovalutando la crisi dell’azienda” le parole del segretario della Fp Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. “Per ora i problemi degli sbocchi per l’immondizia scaturiti dall’incendio dell’impianto di trattamento al Salario sono stati risolti ma senza una riorganizzazione del servizio nei prossimi giorni si rischia di andare verso il disastro”.

Dopo l’incendio del Tmb Salario, infatti, le circa 700 tonnellate che venivano destinate a questo impianto sono state indirizzate fuori dalla Capitale (nei siti di Viterbo, Aprilia e Frosinone), sommandosi alle altre circa 500 che già prima del rogo erano destinate ad essere portate fuori dal territorio comunale, anche in altre regioni. Anche il cosiddetto ‘sito di trasferenza’, ovvero un luogo dove stoccare i rifiuti in attesa di portarli altrove, è stato individuato nel sito di Ama di Ponte Malnome e dovrebbe essere attivato in queste ore. E proprio oggi i sindacati incontreranno l’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, per un confronto sul sito al Salario “che è rimasto una discarica”. 

Per Di Cola, però, persistono una serie di criticità organizzative: “Il problema della scarsità dei mezzi; la nuova raccolta differenziata che fatica a decollare; la fine del periodo delle festività natalizie durante il quale Ama è scesa in campo con sforzi straordinari per mantenere pulite le strade. Ma non si può sempre lavorare con sforzi straordinari” denuncia il segretario del sindacato. “Con la ripresa della gestione ordinaria e senza una riorganizzazione del servizio ci aspettiamo un peggioramento”.

Sulla situazione potrebbe pesare anche lo stallo del bilancio 2017 di Ama, al centro di un lungo contenzioso con il Campidoglio in merito alla natura di una partita creditoria di 18 milioni di euro che il Comune non ha voluto riconoscere. L’ultima tegola è arrivata la scorsa settimana quando il collegio dei sindaci ha dato il suo parere negativo al documento contabile. “La situazione del bilancio è grave perché senza la sua approvazione non si arriva alla definizione del piano industriale e senza quest’ultimo non sapremo mai come l’azienda intende organizzarsi per uscire da questa situazione di difficoltà”. Non solo. “La mancata approvazione del bilancio blocca anche le assunzioni” che i sindacati chiedono da tempo. 

“Da Ama e dall’amministrazione ci aspettiamo la convocazione di una task force operativa perché continuare a lavorare in perenne emergenza non è più pensabile. Anche l’impianto di trattamento di Rocca Cencia è caricato troppo e rischia di non resistere ancora a lungo” continua Di Cola. I sindacati hanno infatti scritto una lettera alla municipalizzata nella speranza “di avviare un confronto sull’organizzazione del servizio. Chiediamo anche un intervento della sindaca Virginia Raggi. Siamo preoccupati: se nelle prossime settimane non cambierà nulla non resteremo a guardare e ricominceremo la mobilitazione”. 

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