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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

L'Emilia-Romagna accoglie i rifiuti di Roma ma i Cinque Stelle attaccano: "Solo uno spot natalizio"

Diaco: "Sceneggiatura teatrale". Vignaroli: "40 anni di malagestione"

L'invito alla calma lanciato dalla stessa sindaca Virginia Raggi sembra essere già sbiadito. La questione rifiuti, con l'Emilia Romagna che ha annunciato negli scorsi giorni che accetterà di smaltire 15 mila tonnellate di rifiuti romani in tre dei suoi impianti, continua a infiammare gli animi. Soprattutto tra le fila dei pentastellati. E' infatti di questa mattina l'ultimo post al vetriolo del consigliere e presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco: "Dopo anni di mancata programmazione di impiantistica nel Lazio, il PD ha la presunzione di attaccare l'amministrazione Raggi" l'esordio. L'attacco è diretto: "Cosa poteva esserci di meglio che usare il pregiato nome della sindaca più famosa d'Italia Virginia Raggi per dar voce allo sconosciuto Bonaccini e al dimenticato Pizzarotti?". 

Una reazione alle parole del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che annunciando la decisione di accettare "quantità limitate e prestabilite" di rifiuti romani, 15 mila tonnellate totali distribuite su 43 giorni, non ha risparmiato critiche. "Abbiamo scelto di raccogliere la richiesta arrivata dal presidente della Regione Lazio, Zingaretti, per senso di responsabilità di fronte a difficoltà e a una emergenza che non possono continuare a ricadere sui cittadini di Roma" si legge in una nota. "Sia chiaro, però, che è ora di dire basta, di cambiare e adottare ovunque misure strutturali che portino a una svolta, senza dover ricorrere all’intervento di altri territori virtuosi" concludendo: "Le amministrazioni locali ancora indietro, passino dalle parole ai fatti, per passare dall’emergenza all'autosufficienza”. 

Plaude Matteo Renzi che su Twitter scrive: "Governare significa essere competenti e capaci, bravo Stefano". Di "grande messaggio di responsabilità istituzionale" parla il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti che ribadisce: "Si usi questo tempo e questa apertura istituzionale per individuare le soluzioni strutturali che da tempo mancano a Roma". Ringrazia anche il presidente uscente in corsa per la riconferma, Nicola Zingaretti: "Si evita che almeno per un periodo di 40 giorni la Capitale vada in emergenza rifiuti". 

Attacca Diaco: "Il piano gestione rifiuti del Lazio è fermo al 2012 e l'imbarazzo pre elettorale del PD viene colmato da una grande operazione mediatica tesa a mistificare la realtà". Il consigliere parla di una "perfetta sceneggiatura teatrale in cui si dipinge una capitale al collasso rifiuti in cui nel copione è prevista la supplica di aiuto di Virginia Raggi". L'eroe buono "si chiama Bonaccini, nessuno lo conosceva prima ad ora, gli è bastato pronunciare il nome Raggi per conquistare le aperture di tutti i giornali e televisioni". E se "il pubblico si accorgesse che non si tratta di un salvataggio ma di uno spot natalizio di un partito allo sbando in cerca di un posto nella storia?". 

Le parole di Bonaccini non sono andate giù nemmeno al deputato del Movimento cinque stelle e vicepresidente della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Stefano Vignaroli: "L’Emilia non ci fa una cortesia ma si è offerta di prenderli come tanti altri per fare business" l'attacco. "Roma sta cercando solo di risolvere problemi creati da 40 anni di malagestione impostata solo sulla discarica di Malagrotta e avallata proprio dal Pd e loro predecessori. E su tutto è piovuto l’articolo 35 dello Sblocca Italia voluto proprio da Renzi per portare i rifiuti tal quale in giro per l’Italia per riempire inceneritori affamati che fanno soldi grazie agli incentivi pagati in bolletta da tutti i cittadini" l'affondo. "Altro che buon governo, altro che buona amministrazione, questa è solo propaganda politica".

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