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Rifiuti, Bagatti: "Raccolta differenziata aumentata del 2%". Le strade però restano lerce

L'amministratore unico in audizione in commissione Trasparenza. Al centro il bilancio ancora da approvare ma anche, inevitabile, la raccolta che arranca

"La differenziata sta aumentando al 46,5%. Da 13mila tonnellate al mese passeremo a 15mila entro la fine dell'anno e saranno implementati ulteriori servizi. La produzione di rifiuti e in fase di leggera diminuzione con un calo dell'1,5%". Massimo Bagatti, amministratore unico di Ama che a breve cederà il posto ai nuovi membri del Consiglio d'amministrazione freschi di nomina, fornisce i numeri della raccolta in commissione Trasparenza. 

"Le strade nelle settimane precedenti sono comunque state più pulite" si difende facendo riferimento alla cabina di regia messa in piedi per efficentare al massimo il servizio in strada. Certo, è difficile negare gli evidenti disservizi nella raccolta degli scarti, che puntuali si stanno accumulando sui marciapiedi di molti, troppi, quartieri cittadini. "La situazione andrà meglio quando avremo recuperato il disagio dovuto agli impianti che avrebbero dovuto garantire ciò che avevano dichiarato alla Regione e poi non ci hanno concesso lo spazio necessario". 

Il caos impianti

Il riferimento è alla decisione di Rida Ambiente, gestore del Tmb di Aprilia, di dimezzare la quantità di rifiuti romani trattati e smaltiti quotidianamente, da 460 a 230 tonnellate fino a fine luglio. Perché mancano gli sbocchi in discarica. Uno stop che si aggiunge a un impianto romano fuori uso, quello del Salario andato a fuoco lo scorso dicembre e definitivamente chiuso, e alle attività di manutenzione straordinaria dei Tmb di Malagrotta, quelli di proprietà del Colari e ora in mano al commissario Pier Luigi Palumbo per un'interdittiva antimafia, che hanno lasciato ad Ama da smaltire in altri impianti del Lazio circa 500 tonnellate al giorno. 

Insomma, al netto di numeri che comunque parlano di appena un 2% in più di differenziata (44,8% è l'ultimo dato ufficiale di ottobre 2018) le condizioni di molti marciapiedi della Capitale sono disastrose. A macchia di leopardo il territorio cittadino è per l'ennesima volta ostaggio dell'emergenza rifiuti. Roma sud in testa, con l'area di Garbatella, Ostiense, Marconi, San Paolo che combatte con cattivi odori alimentati dal caldo e montagne di sacchetti accatastati intorno a secchioni traboccanti di immondizia da giorni. 

"Bilancio approvato entro il 30 giugno"

Alle grane di Ama si somma il bilancio ancora da approvare. "Non ci sono connessioni dirette fra il ritardo con i documenti contabili e le criticità nella raccolta e nel servizio" assicura Bagatti. Certo però "disporre di una condizione meno critica in fatto di tempi renderebbe tutto più fluido e consentirebbe migliori efficentamenti". Comunque, per il via libera ai conti aziendali, siamo alle battute finali. "Abbiamo ancora bisogno di pochi giorni per completarlo. Dopodichè andrà inviato al Collegio e alla società di revisione. Dovrebbe essere pronto prima del 30 giugno". Termine ultimo possibile secondo i paletti fissati dalla normativa vigente

Conti in rosso per Ama?

Ma sarà in attivo in passivo? Tradotto: come si è conclusa la partita dei 18 milioni di euro per servizi cimiteriali che Ama aveva inserito tra i crediti esigibili dal Campidoglio e che il Campidoglio, bocciando il documento, si era invece rifiutato di riconoscere? "Non lo so, non l'ho visto il bilancio" ammette l'assessore Gianni Lemmetti, convocato con Bagatti in commissione Trasparenza. Una risposta che ha mandato su tutte le furie i consiglieri del Partito democratico.

"Ci dite che tra pochi giorni approverete il bilancio 2017 e che mancano solo pochi dettagli. Ma poi ci venite a dire che non sapete nemmeno se chiuderà in attivo o in passivo?" incalzano le consigliere di centrosinistra Valeria Baglio e Svetlana Celli. In Campidoglio sperano di poter fare il miracolo e chiudere il bilancio con un più davanti. Ma ci sono pochi margini. Al punto che anche uno dei rappresentanti del collegio dei sindaci di Ama presenti in commissione, Mauro Lonardo, ha sentenziato: "Rimarrei molto stupito se fosse in attivo. Lo dico con molta, molta, franchezza".


 

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