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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Caos rifiuti, è scontro Regione-Comune. La lettera: "Il Campidoglio faccia la sua parte"

Dalla Pisana: "Urgenti misure di breve, medio e lungo periodo per mettere in sicurezza la salute, l'igiene e la tutela ambientale". Montanari: "La regione Lazio ha un piano rifiuti vecchio. Rigettiamo ogni attacco"

Cassonetti in condizioni indecenti, denunce, presunti sabotaggi, botta e risposta avvelenati e opposizioni sul piede di guerra. E' il caos rifiuti romano. Costringe i cittadini a convivere per giorni con l'immondizia sotto casa e surriscalda ancora una volta il clima politico. Di ieri il j'accuse dell'assessora Pinuccia Montanari per l'improvvisa interruzione di un escavatore nell'impianto di Rocca Cencia: "Indagherà la magistratura". Ama ha sporto denuncia con un esposto ai Carabinieri. Ma la partita rifiuti, con gli impianti Tmb aziendali insufficienti per reggere tutta, o quasi, l'indifferenziata di Roma, quelli di Cerroni a servizio ridotto per l'interdittiva antimafia, si gioca su questioni che vanno ben oltre un escavatore bloccato per qualche ora. 

Lo si capisce dal braccio di ferro in corso tra Regione e Comune. Duri i toni della lettera inviata dall'assessore regionale, Mario Buschini (convocato per l'emergenza anche dal ministero dell'Ambiente) alla Montanari. "Nonostante gli sforzi compiuti dalla Regione per soddisfare ogni richiesta di supporto pervenuta da Roma Capitale, la gestione del ciclo dei rifiuti sembra oggi precipitare verso la crisi". Le proposte legate a ulteriori siti dove conferire i rifiuti sono state rigettate dall'amministrazione Raggi, che ha sempre sostenuto a gran voce la strategia "rifiuti zero", allontanando la possibilità anche solo provvisoria di ovviare alle crisi cicliche con soluzioni alternative. 

Un aspro braccio di ferro. Buschini, pur confermando la "volontà collaborativa", ha puntato chiaramente il dito contro la latitanza dei Cinque Stelle sul tema. "Come abbiamo ripetuto la responsabiltà di Roma Capitale non può essere laterale rispetto a quella che si vorrebbe far assumere da altri soggetti istituzionali". E ancora "Roma Capitale deve esercitare pienamente tutte le sue prerogative e tutte le sue responsabilità". Altrimenti saranno altri a sobbarcarsi l'emergenza, "altri territorio del Lazio che lamentano disagi e preoccupazioni anche perché da Roma Capiatale non arrivano segnali di inversione di tendenza tali da ipotizzare che il ciclo dei rifiuti possa concludersi nel perimetro metropolitano in tempi certi e con adeguate soluzioni".

Altrettanto dura la risposta di Montanari, arrivata ieri sera tramite nota stampa. "La Regione Lazio ha un piano di gestione dei rifiuti vecchio, che risente della scelta del passato di avere come unico sbocco la discarica più grande di Europa. Questa soluzione, come quella di aprire nuove discariche non è più percorribile". Detto ciò, "rigettiamo perciò attacchi al Comune da chi, Ministero e Regione, non ha voluto rendere il Lazio autonomo sul fronte dei rifiuti" aggiunge. "La questione va affrontata in logica di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, senza farsi guidare solo da interessi elettoralistici. Per questo è mia intenzione convocare a breve il Forum Ambiente".  

Nel frattempo però i romani fanno i conti con uno stato di perenne degrado. E da Buschini arriva l'ultimatum, affinché si adottino "urgentemente tutte le misure di breve, medio e lungo perioso per mettere in sicurezza la salute, l'igiene e la tutela ambientale della città permettendo anche alla Regione di concludere l'iter di adozione del nuovo Piano Regionale dle ciclo integrato dei rifiuti ormai in fase conclusiva, ma che è condizionato dalle scelte che Roma Cpiatale dovrà compiere e che sono di sua esclusiva competenza e responsabilità"

A lamentare l'assenza di piani concreti anche le consigliere dem in Campidoglio, Valeria Baglio e Ilaria Piccolo. "L'emergenza rifiuti è alle porte e dall'Amministrazione Raggi nessun segnale per impedirla. Nonostante le nostre ripetute richieste, in Aula e in Commissione, su come il Campidoglio intenda gestire il ciclo dei rifiuti a Roma tutto tace. Non sappiamo nulla del contratto di servizio, nulla del piano industriale, nulla sulla chiusura del ciclo dei rifiuti. Finora abbiamo avuto in visione un bellissimo libro dei sogni, ma la città ha bisogno di risposte concrete e immediate. Non nel 2021, ma oggi. Condividiamo la preoccupazione della Regione Lazio. L'emergenza ormai si tocca con mano nei quartieri della città, con cassonetti stracolmi di rifiuti e una raccolta visibilmente rallentata e 'difficile'. La lettera scritta dall'assessore regionale alla collega romana è l'ultimo atto di una triste storia,che non vogliamo si tramuti in tragedia per inadeguatezza di chi dovrebbe governarla. Pulizia, decoro e sicurezza della salute dei romani devono essere affrontate e garantite dalla Giunta e dalla Sindaca di Roma". 

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