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Rifiuti, Galletti: "Da Roma voglio un piano vero". Raggi: "E' serio e concreto"

Replica dell'assessora all'Ambiente: "La fragilità del sistema è frutto di una mancanza di programmazione anche nazionale". La sindaca: "Al ministro il nostro piano piacerà"

Difende il suo piano e punta il dito contro una "mancanza di programmazione anche nazionale". L'assessora all'Ambiente, Pinuccia Montanari, risponde al ministro all'Ambiente, Gian Luca Galletti, che venerdì mattina ha dichiarato: "Basta ideologia, voglio un piano chiaro che chiuda il ciclo integrato di rifiuti di Roma. Le mie porte sono aperte, vedrò Raggi nei prossimi giorni. Voglio un piano vero che si possa concretizzare in pochi anni". 

Il ministro è tornato sul nodo degli impianti: "Non ce ne sono abbastanza per poter smaltire i rifiuti che Roma produce. E i rifiuti della capitale vanno a saturare discariche di altri centri o girano per l’Italia o l’Europa, non è corretto dal punto di vista ambientale e economico". E' una "fase di transizione" la replica di Montanari "che riflette la fragilità di una non programmazione di gestione dei rifiuti del passato, noi rispettiamo rigorosamente quanto stabilito dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Ambiente".

Poi si concentra sul piano: "Al ministro Galletti voglio dire che il nostro è un piano vero ma soprattutto operativo" la replica mezzo stampa dell'assessora. "Con interventi a breve, medio e lungo termine. La fragilità del sistema è frutto di una mancanza di programmazione anche nazionale". Il piano targato Raggi-Montanari punta sulla riduzione, sul riuso e sul riciclo. "Indicatori misurabili" aggiunge Montanari con "obiettivi che si articolano su tre livelli". 

L'elenco delle misure citate dalla titolare della poltrona all'Ambiente è lungo: "Riduzione della produzione dei rifiuti (materiali post-consumo) di 200mila tonnellate con risparmi dei costi di raccolta e di smaltimento; potenziamento della raccolta differenziata con l’obiettivo del 70% attraverso l’estensione del porta a porta (e a proposito di concretezza l’attuazione del piano è già iniziata con la raccolta differenziata per le utenze non domestiche), la realizzazione di isole ecologiche – quattro in partenza – e domus ecologiche, lo sviluppo di raccolte di filiera Raee (Rifiuti elettrici ed elettronici), ingombranti, carta e cartoni, la creazione di centri per il riciclo ed il riuso (Cric)". E ancora: "La realizzazione di una rete di impianti per il trattamento dell’organico fino a 200mila tonnellate, per la separazione delle plastiche, e infine la creazione di fabbriche di materiali per recuperare ulteriori materie prime seconde delle 449mila tonnellate che restano di indifferenziato (recupero di metalli, di frazioni legno-cellulosiche, di plastiche di pregio, di plastiche non di pregio, di organico che è ancora possibile intercettare dopo la raccolta differenziata)". 

Per Montanari, l'allarme lanciato da Galletti sugli impianti non è fondato: "Questo sistema complessivo di gestione dei materiali post-consumo non solo consentirà a Roma di essere autosufficiente ma ci permetterà di trasformare impianti obsoleti in innovative fabbriche dei materiali destinate a sviluppare quell’industria del riciclo ecoefficiente che il nostro Governo non sta promuovendo nel nostro Paese" continua la nota. "Noi intendiamo passare da un vecchio modello basato sull’economia lineare che crea valore perso (rifiuti che vanno in discariche e inceneritori) ad un nuovo modello di economia circolare dove i flussi di materiali biologici sono in grado di essere reintegrati nella biosfera e i flussi tecnici sono destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera". 

A Galletti, che in mattinata aveva annunciato l'incontro Virginia Raggi, ha risposto anche la stessa sindaca. "Sono contenta che il ministro Galletti abbia finalmente accettato la mia richiesta. Voglio rassicurarlo. Il nostro piano rifiuti è concreto e si realizzerà in pochi anni con obiettivi già chiari come il raggiungimento del 70% della raccolta differenziata entro il nostro mandato" scrive in una nota. "Anche sulle discariche siamo d’accordo. Né Roma Capitale, né il ministero le vogliono. Concordo anche sul fatto che Roma non abbia impianti sufficienti. Il nostro piano, nel tempo, eviterà anche il trasferimento di rifiuti fuori dall’Italia e risparmi per i cittadini. È un piano serio e concreto che piacerà anche al ministro quando glielo avrò illustrato di persona".

Intanto venerdì mattina i Carabinieri del Noe hanno avviato un'ispezione negli impianti di Trattamento meccanico biologico del Salario e di Rocca Cencia, inviati dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulle Ecomafie presieduta dall'onorevole Alessandro Bratti. L'ispezione per verificare se il ciclo dei rifiuti si sta svolgendo in maniera corretta durerà qualche giorno.

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