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Rifiuti, le discariche riaprono e la crisi rientra. Zaghis (Ama): "Chi ha chiuso Malagrotta ha messo Roma in ginocchio"

Il numero uno di Ama attacca la Regione e l'ex giunta Marino. Intanto tornano funzionanti le due cave del sud pontino, chiuse dal gestore quattro giorni fa

"Il problema di Roma e del Lazio non è certo Ama, ma la totale mancanza di impianti". A parlare è l'amministratore unico della municipalizzata dei rifiuti Stefano Zaghis. Chiamato a rendicontare sulla situazione della raccolta nella seduta odierna di commissione Ambiente, punta il dito contro gli impianti di smaltimento che non ci sono. E contro chi non li ha mai progettati in numero sufficiente a reggere il ciclo di gestione dell'immondizia romana. 

Riaperte le discariche della Mad

"Basta un minimo intoppo per creare problematiche importanti in un sistema così fragile come quello del Lazio" ha detto Zaghis, in riferimento all'improvvisa chiusura di due discariche su tre presenti sul territorio regionale. I siti di Roccasecca e Civitavecchia, di proprietà di Mad srl, la società del patron dell'immondizia della Ciociaria, Valter Lozza, (lo stesso che con la New Green Roma sta per presentare il progetto per la discarica di Monte Carnevale) son rimasti fermi per quattro giorni. Uno stop che ha messo a serio rischio la tenuta della raccolta in città, costringendo Ama a fare i salti mortali e ad appoggiarsi ad altri tmb (anche fuori dal Lazio) che a loro volta vanno a smaltire in altre cave. 

Perché il privato ha chiuso le discariche 

"Sono stati fatti miracoli, gestire 5mila tonnellate di surplus non è facile e bisogna ringraziare gli operatori di Rocca Cencia, quelli su strada e i partner Hera, Saf, Porcarelli e Deco che ci hanno supportato, incrementando significativamente le quantità trattate negli ultimi quattro giorni, altrimenti se la situazione fosse andata avanti un giorno di più avremmo avuto un migliaio di tonnellate di rifiuti in strada". Già, come troppo spesso accade, Roma si è ritrova sul filo del rasoio. Ma questo a detta di Zaghis non è certo colpa di quel che non va nella raccolta stradale. 

"A Roma e nel Lazio mancano impianti"

"Il problema di Roma e del Lazio non è Ama, ma la totale mancanza di impianti, perchè negli ultimi sette anni sono stati chiusi e non se n'è aperto nemmeno uno". A partire dall'ex cava di Malagrotta, la più grande d'Europa. Chiusa senza alternative nel 2013. "Non si può non avere una discarica di servizio ed è stata necessaria la scelta dell'amministrazione di indicare un sito - ha continuato Zaghis - se prima di chiudere la discarica di Malagrotta fosse stato approvato il piano industriale di Ama, ci fosse stato un piano rifiuti aggiornato e un supporto del Governo con uno strumento tipo Sblocca Italia i contribuenti di Roma avrebbero sofferto meno la Tari: dal 2013 a oggi la tariffa di accesso ai tmb di Malagrotta è passata da 96 euro a 150". A onor del vero, subito dopo la chiusura di Malagrotta, la giunta Marino lavorò all'individuazione di una discarica di servizio sul territorio. Doveva nascere a Falcognana, ma le barricate dei cittadini fermarono tutto. Poi arrivarono anche i progetti per la realizzazione di due Ecodistretti con anche un biodigestore per la produzione di gas dai rifiuti umidi. Ma la giunta Raggi, con l'allora assessore all'Ambiente Paola Muraro, li cancellò appena insediata.

Alla luce di ciò, lo stesso Zaghis spera che il sito di Monte Carnevale, quello che sulla carta dovrebbe sorgere a un paio di chilometri di distanza da Malagrotta, apra il prima possibile. A che punto siamo? Al netto dei muri issati dai cittadini del territorio ma anche dalle stesse forze politiche, M5s e Pd, che nelle aule di Comune e Regione hanno sconfessato le loro stesse giunte con atti per richiedere lo stop al progetto, per il momento non c'è stato nessun passo indietro. L'iter va avanti e proprio Valter Lozza, titolare della Mad srl che ha anhce il 55% delle quote societarie della New Green Roma, presenterà nei prossimi giorni una prima bozza di progetto in Regione Lazio, da sottoporre al giudizio della Conferenza dei Servizi. 

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