rotate-mobile
Politica

Rifiuti, l'Agenzia di controllo sul contratto tra Comune e Ama: "Senza impianti a rischio l'efficacia del servizio"

Il parere dell'organismo di controllo sui servizi pubblici. Positivo l'inserimento nel contratto di una serie di passate prescrizioni, ma resta la falla impianti

Molte osservazioni sono state recepite, ma non quella centrale che invitava a progettare impianti per lo smaltimento. L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, si è espressa sui contenuti del Contratto di servizio che il Campidoglio ha stipulato con Ama, licenziato il 31 maggio con apposita delibera di giunta. C'è un vuoto che è tutto da colmare. Un grande gap che impedisce alla Capitale di chiudere il ciclo rifiuti in maniera autonoma senza dipendere da costosi trasferimenti fuori città. Manca l'impiantistica, quella che c'è - ridotta ai minimi termini - coprirebbe comunque solo un livello di trattamento, anche se funzionasse a pieno ritmo.

Così nel parere pubblicato dall'Agenzia (ente nominato dall'Assemblea capitolina ogni cinque anni, che ha funzioni di verifica e monitoraggio della qualità dell'azione amministrativa) viene riportato chiaro e tondo: "Non si può non segnalare la grave fragilità impiantistica che ha caratterizzato il ciclo dei rifiuti romano almeno negli ultimi dieci anni, durante i quali la discarica di Malagrotta è stata chiusa senza pianificare un'alternativa, con i gravi risultati in termini di dipendenza dalle esportazioni, che si ripercuotono sull’evidente stato di degrado delle strade della città". E se è vero che programmazione e sviluppo del settore attiene alla sfera strettamente politica, lo è altrettanto che la falla "incide direttamente sull’efficacia del servizio e sul rispetto degli obiettivi contrattuali".

Detto questo, il presidente dell'Agenzia Carlo Sgandurra ha manifestato comunque soddisfazione per alcune osservazioni che sono state recepite e inserite nel Contratto. Dalla disciplina dei servizi extra TaRi, che non devono pregiudicare la regolarità di quelli finanziati con le tasse dei cittadini, agli strumenti volti a una miglior pianificazione del piano economico finanziario, alla definizione dei termini di approvazione della Carta dei Servizi, all'impegno dell’azienda "a massimizzare il riciclo, la qualità delle frazioni differenziate e i relativi ricavi, rendicontando circa i vari flussi e sulla classe di qualità delle raccolte"

Tra gli aspetti positivi rilevati dall'organismo di monitoraggio, "le frequenze delle attività di presidio per singole strade, il recupero di eventuali servizi di pulizia saltati che dovrà essere effettuato entro un giorno (anziché entro una settimana)". E' poi previsto "l’incremento del numero di cestini fino a 17 mila unità (anziché 13 mila) nel 2021, e la disposizione sul territorio dovrà essere stabilita tenendo anche conto dei risultati municipali di monitoraggio della pulizia delle strade e della disponibilità/fruibilità dei cestini". Promosso anche il taglio della parte variabile degli stipendi ai dirigenti in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi fissati. Un suggerimento che dall'Agenzia era già arrivato prima dell'approvazione, e che il Campidoglio aveva già recepito nel primo schema di contratto di aprile. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, l'Agenzia di controllo sul contratto tra Comune e Ama: "Senza impianti a rischio l'efficacia del servizio"

RomaToday è in caricamento