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Rifiuti, arriva l'emergenza e Raggi scorge il complotto: "Strade sporche, proprio ora che abbiamo approvato nuovo contratto"

L'ira della sindaca contro la municipalizzata. In realtà di emergenza alle porte si parla da settimane, tra impianti a mezzo servizio e intoppi nel ciclo di smaltimento

Roma è sporca e l'emergenza era annunciata da giorni? Per la sindaca Raggi, all'orizzonte, si affaccia ancora una volta l'ipotesi complotto. Dopo tre mesi di nulla, senza assessore, senza impianti, senza il bilancio di Ama e con numerosi allarmi su un'emergenza, appunto, alle porte, la prima cittadina si infuria con l'azienda di via Calderon de la Barca. E in una nota chiede di chiarire le ragioni delle criticità registrate da sabato a oggi, vista "la inquietante concomitanza con l'approvazione del nuovo contratto di servizio che obbliga i dipendenti a obiettivi di servizio più stringenti".

Diversi i quartieri di Roma invasi da sacchetti dell'immondizia e sporcizia, e proprio in questi giorni il Campidoglio ha approvato il nuovo contratto di servizio che lega l'erogazione dei premi ai dirigenti alla qualità del servizio offerto ai cittadini. Una novità che, è l'accusa tra le righe arrivata da palazzo Senatorio, potrebbe aver scatenato la reazione di protesta dei dipendenti. Una sorta di "sciopero bianco". Duro il commento di Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma e Lazio. "Parlare di sciopero bianco è assurdo, le proteste i lavoratori le fanno alla luce del sole. Il 14 saremo in piazza del Campidoglio. E siamo pronti allo sciopero vero a fine mese"

Le grane sul fronte della raccolta poi esistono, e sono stranote a prescindere dalle ipotesi complottiste, spesso sposate dalla sindaca per spiegare urgenze non risolte. Sono partiti in questi giorni i lavori di manutenzione straordinaria sugli impianti Tmb di Malagrotta, di proprietà di Colori, e Ama non ha ancora firmato i contratti con gli operatori privati che gestiscono altri impianti analoghi nel Lazio, dove sarebbero destinate circa 500 tonnellate di indifferenziata da trattare. Ed è rimasto fermo per giorni l'impianto di Rocca Cencia per un guasto al separatore dei rifiuti. A questo si aggiungono le croniche criticità legate alla scarsità di mezzi in strada e di operatori. Insomma, l'emergenza era più che attesa. 

Tra le questioni calde sul tema anche la scelta di realizzare un'area di trasbordo rifiuti a Saxa Rubra. Ieri il no secco votato nel Consiglio del XV municipio a trazione grillina. In settimana invece dovrebbe arrivare la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, vacante da febbraio con la "cacciata" dell'ex ad Lorenzo Bagnacani. Tre i nomi dati quasi per certi, l'avvocato Luisa Melara, il geologo Massimo Ranieri e il commercialista Paolo Longoni. Resta aperta invece la partita sul bilancio 2017, ancora da approvare. C'è tempo, da normativa, fino al 30 giugno. 

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