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Ricominciamo Roma, di nuovo in Campidoglio contro Raggi: "Dalla società civile sette proposte per la città"

Appuntamento venerdì 7 giugno sotto palazzo Senatorio

"Roma dice basta" fa il bis, stavolta con lo slogan "Ricominciamo Roma". Le donne che hanno organizzato la manifestazione di successo del 27 ottobre 2018, quella che riempì il Campidoglio di migliaia di aderenti senza bandiere di partito, tornano in piazza. Non sono più sei ma tre, perché c'è chi si è sfilato, ma resta ferma la voglia di cambiare, e, soprattutto, costruire l'alternativa civica all'amministrazione Raggi. L'appuntamento è per venerdì 7 giugno, alle 18.  

"Siamo convinte che questo sia il momento di ribadire che tanti aspetti di questa città non vanno" spiega a RomaToday Emma Amiconi, direttrice di Fondaca, la Fondazione per la cittadinanza attiva, tra le anime del movimento che sei mesi ha portato sotto il Marco Aurelio una valanga di persone raccolte sulla rete, dal basso, da comitati e associazioni che tutti i giorni lavorano per Roma. Ora però, l'obiettivo è fare un passo oltre. "Non si può più solo criticare. Vogliamo farci sentire con proposte concrete". Saranno sette, verranno lanciate una ogni giorno a partire dal 31 maggio sull'apposito gruppo Facebook diventato una vera e proprio piattaforma di dialogo e confronto aperto. 

I contenuti, ancora top secret, puntano a una città che sia, detta in sette hashtag, #pulita, #accessibile, #rigenerata, #verde, #decentrata&sicura, #d’impresa, #d'arte&cultura. Sperando che la sindaca Virginia Raggi sia più ricettiva dell'ultima volta, quando promise un giro in città alla squadra di organizzatrici "in rosa", salvo poi non concretizzarlo mai. "Da dicembre l'abbiamo cercata, ma non ci ha più dato nessun tipo di riscontro" spiega Amiconi. "Non è nemmeno venuta al teatro Palladium quando abbiamo organizzato l'evento sul tema rifiuti, eppure aveva anche la delega come assessore all'Ambiente". 

Eppure è tanto il lavoro da fare, e chi scende in piazza vorrebbe collaborare. Anche perché, per quanto il Movimento nato dal basso si sia sempre dichiarato "apartitico", l'ascesa della Lega, che a Roma per le elezioni europee ha segnato il record del 26% di consenso, fa paura. "Noi vogliamo una Roma sicura e vivibile, certamente, ma anche inclusiva, solidale, democratica e antifascista". 

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