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Sgomberi, il Campidoglio si prepara: si sonda il terreno per nuovi centri di accoglienza

Il 7 agosto il dipartimento Politiche sociali ha pubblicato una determina

Il Campidoglio si prepara ad accogliere nuovi sgomberati. Dopo le polemiche sollevate dall'operazione dell'ex scuola di Primavalle, con la determina per la ricerca di alternative emergenziali scattata a poche ore dall'arrivo dei blindati, il dipartimento Politiche sociali ha pubblicato il 7 agosto scorso una determinazione dirigenziale con una manifestazione di interesse per individuare strutture "anche suddivise in unità alloggiative" finalizzate "all'accoglienza straordinaria, in regime di semi-autonomia di nuclei familiari anche con minori in condizioni di marginalità sociale". Famiglie che "a seguito di circostanze ed eventi non prevedibili" come "esecuzione di ordinanze" o "sgomberi" necessitino di accoglienza nel periodo 2019-2021. Non un vero e proprio bando ma  una "indagine di mercato" per "conoscere l'assetto del mercato di riferimento, i potenziali concorrenti e gli operatori interessati a partecipare". 

La necessità, si spiega chiaramente nella determina, è quella di dare una risposta agli sgomberi programmati al tavolo con la Prefettura di fronte ai quali la capitale è ancora impreparata. Proprio ieri sarebbe dovuta arrivare in Giunta la delibera per stanziare un buono casa da 500 euro per le famiglie rimaste senza casa dopo l'operazione di Primavalle e per quelle che ci resteranno con i prossimi sgomberi, in cima alla lista quello degli ex uffici di viale del Caravaggio dove vivono oltre trecento persone che dovrebbe avvenire tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Un procedimento lungo che già in passato, nel processo di chiusura dei residence, non ha dato i risultati sperati. Così il Campidoglio inizia ad attrezzarsi per l'accoglienza d'emergenza per non farsi cogliere impreparato in una città che, con il governo gialloverde quasi al capolinea, ha già iniziato ad essere terreno di campagna elettorale per il quasi ex alleato di governo leghista Matteo Salvini.

Con "i recenti indirizzi politici e legislativi" che vanno dal decreto sicurezza allo sgombero dell'ex Penicillina passando per via Carlo Felice e via Cardinal Capranica fino ad arrivare al Patto per la sicurezza urbana siglato da Comune, Regione e Prefettura, "il dipartimento Politiche sociali è stato sempre più coinvolto nell'accoglienza" si legge ancora nella determina. Il sistema, non è un segreto, è saturo. Così "occorre prevedere una più ampia platea di soggetti disponibili a mettere a disposizione strutture in muratura e la loro gestione in caso di eventi non programmabili, l'assistenza alle persone nelle strutture messe a disposizione". L'indagine di mercato consentirà così al dipartimento di "delineare un quadro chiaro e completo del mercato di riferimento". Così, mentre alternative abitative faticano ad affermarsi, la Capitale punta ancora sull’emergenza.

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