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50.000 euro per ogni consigliere: il radicale Magi manda in tilt il bilancio

Polemiche attorno alla denuncia del consigliere eletto nella lista civica per Marino: "Si spartiscono le risorse". La replica della maggioranza: "Ricostruzione fantasiosa"

“Una manovrina d'aula con la quale i consiglieri si spartiscono delle risorse per arrivare alla chiusura del bilancio”. È scoppiata sabato pomeriggio, a poche ore dalla dead line per la chiusura del previsionale del 2013, la polemica sui finanziamenti ai consiglieri. A lanciare la denuncia il consigliere radicale, eletto nella lista civica Marino, Riccardo Magi che in una conferenza stampa   ha parlato di “un modo di agire partitocratico e feudale”. Una 'consuetudine' che per i Radicali, alla conferenza stampa erano presenti anche il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini e l'ex consigliere regionale Rocco Berardo, “deve finire”.

La 'consuetudine' è stata anticipata sulle pagine del Corriere della Sera in un articolo di Sergio Rizzo che ha definito la 'manovrina' come “un obolo dato ai consiglieri di Roma mentre il Comune rischia il crac”. Si legge nel Corriere: “La manovra d'aula è quel meccanismo grazie al quale i singoli consiglieri comunali possono distribuire denari ai propri collegi elettorali. Un obolo ragguardevole, che ha raggiunto l'ultima volta le dimensioni di 15 milioni. E anche se ora, complice la riduzione del numero dei consiglieri (da 60 a 48), calerà forse a una decina di milioni, resta pur sempre uno schiaffo alla città delle strade piene di buche, degli autobus che non vanno, del traffico infernale”.

Nell'articolo in questione è lo stesso consigliere Magi che denuncia il meccanismo: “A me personalmente è stato chiesto di indicare le destinazioni per una somma di 50 mila euro. Ritengo assolutamente inaccettabile usare le risorse pubbliche in tale modo” si legge. “A questa cosa mi opporrò strenuamente: giustificarla, com’è accaduto, sostenendo che si è sempre fatto così, non fa parte delle motivazioni espresse in una campagna elettorale basata al contrario su principi di legalità e trasparenza”.  Magi ha raccontato che nella riunione di maggioranza del 26 novembre ha posto la questione al sindaco che avrebbe parlato di un eventuale maxiemendamento “da poter fare nei limiti della liceità”. Una risposta che ha soddisfatto Magi ma che attende “di vedere cosa sarà inserito all'interno del maxiemendamento che di per sè è una misura legittima”.

A sostegno di Magi il Movimento cinque stelle capitolino: "Daremo totale sostegno alla campagna di trasparenza” annuncia il capogruppo del M5S Marcello De Vito. “Se fosse vero sarebbe indegno e dovrebbero andare a casa”. Si legge in un comunicato dei pentastellati: “Tutto questo mentre si aumentano le tasse, i servizi diminuiscono, e i cittadini romani aspettano ancora delle risposte dai loro rappresentanti”.

Dalla maggioranza in Campidoglio respingono ogni accusa: “E' una ricostruzione fantasiosa e non veritiera" il commento. "Qualsiasi iniziativa adottata è mossa dall'unico interesse di fare il bene della città e risollevare la qualità della vita dei romani" sostengono Francesco D'Ausilio, Gianluca Peciola, Luca Giansanti e Massimo Caprari e Fabrizio Panecaldo.

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