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Riaperto il Caso Ismail Ltaief ex Detenuto del Carcere di Velletri: la denuncia di Ugl

"Faremo di tutto per ridare la dignità sottratta ai colleghi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Il sindacato Ugl Polizia Penitenziaria reagisce incredulo

La vicenda risale al giorno 10.02.2011 quando tre Agenti di Polizia Penitenziaria, Ispettore Capo P.R. e altri due Ass.ti Capo - F.C. e C.G. (quest'ultimo purtroppo deceduto nel 2014 a causa di una brutta malattia) vengono colpiti da provvedimenti restrittivi emessi dalla Procura della Repubblica di Velletri, a firma del Procuratore Capo Dott. Silverio Piro (deceduto anch'esso nel 2012 dopo una lunga malattia) con l' accusa in lesioni aggravate nei confronti del ex detenuto Ismail Ltaief. Il detenuto in parola, a suo tempo aveva fornito accuse risalenti a fatti successi il 19 maggio 2010, affermando senza ombra di dubbio di essere stato ingannato dai i tre Agenti in servizio perchè volevano portarlo fuori dalla cella e percuoterlo brutalmente, come poi hanno fatto senza pietà tanto da ridurlo su una sedia a rotelle e ad alimentarsi con una cannuccia. Queste accuse hanno prodotto per i tre Agenti gli arresti domiciliari con la sospensione immediata dal servizio. Dopo 2 anni e 8 mesi, precisamente in data 10.10.2013, il Giudice Dott.ssa Calvanese Raffaella del Tribunale di Velletri fissava un nuovo processo sul caso, conclusosi dopo un lungo dibattimento con la seguente sentenza: visto l' art. 530 2 c c.p.p. assolve Ispettore Capo P.R. e altri due Agenti di Polizia Penitenziaria, gli Ass.ti Capo F.C. e C.G. dal reato loro ascritto perche il fatto non sussiste. Assoluzione prevedibile ma tardiva.

Ad informare sul fatto sono i sindacalisti dell' Ugl Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda e Ciro Borrelli: "siamo stati sempre vicino ai colleghi seguendo tutti gli sviluppi della vicenda" - commenta Olanda - "appena appresa la sentenza di assoluzione nei confronti dei colleghi, abbiamo subito pensato ai video pubblicati sul Web il 13 luglio 2011 dove senza scrupoli alcuni politici e giornalisti facevano il processo alle intenzioni, facendo passare i colleghi per aguzzini. Nelle numerose udienze intercorse fino all'assoluzione dei colleghi, il detenuto Ismail Ltaief - che all' epoca era ristretto nel carcere di Velletri per vari reati, oltre ad avere anche 16 nomi di copertura per evitare altre condanne a suo carico- ha sempre cambiato versione dei fatti mettendo costantemente in difficoltà il Tribunale. Così come a tutt' oggi, il Tribunale si interroga sugli accadimenti non riuscendo a trovare riscontri oggettivi e prove concrete su quanto denunciato dal detenuto. I colleghi - continua Olanda - hanno già subito una restrizione della libertà perdendo la dignità e la fiducia di molte persone, ritenute oggi gratuite e senza fondamento, e seppur con il rispetto per la nuova decisione presa dal Tribunale di Velletri non possiamo tollerare che in data 13.10.2016 i tre Agenti, diventati due,( a causa del decesso dell' Ass.te Capo C.G.,) vengano nuovamente rinviati a giudizio dalla Dott.ssa De Angelis per avviare un nuovo processo e ricominciare tutto da capo. Allora ci domandiamo perché dopo Anni di indagini che hanno portato all' assoluzione piena dei colleghi per la mancanza di prove a tutte le dichiarazioni e accuse fatte dal ex detenuto Ismail ltaief; c'è la necessità di indagare su un ulteriore data pregressa, quella del 27 maggio 2010 con prima udienza al 09 febbraio 2017? Perché il Tribunale a sua interpretazione vuole riaprire il caso?. Il sindacato Ugl continuerà a seguire tutti gli sviluppi della vicenda - concludono i sindacalisti - e comunque rimaniamo increduli e sbalorditi nel costatare che dopo 2 anni e 8 mesi di indagini senza prove e con la assoluzione degli imputati, il venire fuori un' altra data molto lontana nel tempo, quella del 19 maggio 2010, per riaprire il caso e ricominciare tutto da capo (forse perchè il 27 maggio 2010 i tre colleghi imputati lavoravano insieme? Aspettiamo gli esiti).

Il Sindacato Ugl resta sempre impegnato nella tutela dei lavoratori, sopratutto vicino ai colleghi attualmente vittime di un sistema giudiziario lento e confuso. Faremo di tutto per ridare la dignità sottratta ai colleghi.

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