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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Palazzo Farnese, torna a splendere la galleria dei Carracci dopo il suo primo restauro

La Galleria è stata visitata ieri dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, accompagnato dall'ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna, e dal presidente del Wmf, Bertrand du Vignaud

Torna a splendere la Galleria dei Carracci di Palazzo Farnese, interamente restaurata per la prima volta nella sua storia. E adesso, il capolavoro realizzato tra il 1597 e il 1608 è pronto a riaprire le sue porte da oggi, dopo 18 mesi di lavori, mentre per festeggiare la conclusione del restauro Palazzo Farnese sarà aperto gratuitamente sabato e domenica, con orari straordinari fra cui un'apertura notturna eccezionale, in occasione delle Giornate europee del patrimonio.

Il "restauro storico" è frutto di un lavoro di squadra franco-italiano, eseguito sotto l'egida dell'Ambasciata di Francia in Italia e del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ed è stato finanziato dal World monuments fund (Wmf) con 800mila euro, mentre altri 200 sono arrivati dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico ed entoantropologico e del Polo museale della città di Roma che ha diretto i lavori insieme alla Soprintendenza per i Beni architettonici, con la collaborazione dell'Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro.

La Galleria è stata visitata ieri dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, accompagnato dall'ambasciatrice di Francia in Italia, Catherine Colonna, e dal presidente del Wmf, Bertrand du Vignaud.

"E' un'operazione straordinaria- ha detto Franceschini- un motivo di orgoglio perchè forse nessun Palazzo come Palazzo Farnese dimostra che cosa vuol dire patrimonio dell'Umanità": è proprietà italiana, sede dell'Ambasciata francese. E poi un restauro fatto con fondi privati. Sono molte cose simbolicamente insieme che corrispondono a tutto ciò su cui stiamo lavorando. In più - ha aggiunto- la straordinaria eccellenza riconosciuta in tutto il mondo dei nostri restauratori e dell'Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro".

Dopo alcuni interventi localizzati, questo è il primo restauro completo dei dipinti murali e degli stucchi della Galleria dei Carracci, per una superficie totale di più di 600 metri quadrati. Così, gli affreschi realizzati sulla volta da Annibale e Agostino Carracci, che mettono in scena 'Gli amori degli dei' e culminano con il centrale 'Trionfo di Bacco e Arianna', sono stati oggetto di una delicata pulitura sotto la guida di un comitato scientifico formato da 35 esperti venuti da tutta Europa.

I 26 restauratori italiani che hanno animato il cantiere sono intervenuti sui dipinti poi sugli stucchi con un restauro approfondito e, grazie al buono stato di conservazione dell'originale, sono riusciti a ridare luminosità alle decorazioni che ricoprono le pareti. Il risultato finale è una rinnovata armonia tra la volta e le pareti. Tra le tecniche usate per il restauro, il laser e le iniezioni di resina invisibile per riparare le lesioni. Per la pulitura degli affreschi, invece, garze di carta giapponese e acqua.

"La Galleria aveva degli strati di sporco, non c'era più questo rapporto perfetto tra la decorazione plastica delle pareti e quella dei dipinti murali - hanno raccontato Carla Giovannone ed Emanuela Ozino Caligaris dell'Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro- Ritrovare questo equilibrio è stato lo scopo di tutto il team, fatto di diverse professionalitàche però parlavano tutte la stessa lingua". Per loro, il restauro della Galleria dei Carracci "è stato un viaggio nella storia, una scoperta continua e un contatto diretto con gli artisti dell'epoca".

E a proposito di scoperte, da domani i visitatori di Palazzo Farnese potranno osservare anche incisioni, firme, date e schizzi fatti dai visitatori nel corso degli anni, alcuni risalenti al Settecento, e tornati alla luce con la pulitura. "Abbiamo ritenuto interessante salvaguardarli- ha detto Giovannone- sono stati studiati e catalogati, e molti si riferiscono a pittori accademici di Francia e a persone che a vario titolo, anche visitatori, avevano frequentato la Galleria. Ci sono anche schizzi e caricature che verranno ulteriormente studiati".

Fonte Agenzia Dire

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