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Avanti con Marino. Renzi: "Dia un segnale! Non mancherà l'appoggio del Pd"

Renzi spiazza tutti anticipa la visita alla festa dell'Unità e scrive a Marino attraverso Il Messaggero: "Adesso tocca a lui, alla sua squadra cui il PD non farà mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini"

"Marino dia un segnale. L'appoggio del Pd e del Governo non viene meno". E' questo il senso della lettera che Matteo Renzi manda ai romani attraverso Il Messaggero, anticipando di fatto il redde rationem che tutti si attendevano oggi, martedì, alle festa dell'Unità. In realtà un anticipo c'era stato già nella serata di ieri quando a sopresa il Premier si è presentato al Parco delle Valli, spiazzando tutti, padroni di casa compresi. 

PARTITA A CALCIO BALILLA - Passeggiata tra gli stand, abbracci e qualche battuta con militanti, il tutto condito da una partita a biliardino con l'avversario che lo sconfisse alla Playstation, il presidente del Pd e commissario del Pd romano, Matteo Orfini. Dieci a otto per la coppia fiorentina (Renzi Lotti) contro quella romana (Orfini Nobili). Su Marino pochi accenni. Un sondaggio tra la gente, divisa sul sindaco, e una chiusura che sa di disgelo: "Non riapriamo il dibattito". E ancora a chi gli chiede di far cadere Marino lui dice: "Dai, dai che reggiamo". 

MOSSA STUDIATA - Una mossa studiata secondo molti, perché con l'intervento di oggi Renzi avrebbe dovuto 'benedire' la nuova giunta Marino. Così invece non sarà, ma non accadrà neanche il contrario. Si va avanti quindi e la conferma arriva dalla lettera che il Premier manda a Il Messaggero, parlando a tutti i romani. 

NON MANCHERA' L'APPOGGIO - La lettera oscilla tra una visione romantica della figura del sindaco e dei rimproveri al sindaco Marino. Il passaggio chiave, per capire quello che sarà il futuro di Roma, è questo: "Ignazio Marino sa che il Partito Democratico sta facendo tutti gli sforzi per dargli una mano. E sa che il Governo è pronto a continuare a collaborare con dedizione e tenacia. Adesso tocca a lui, alla sua squadra cui il PD non farà mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini".

L'ULTIMO CITTADINO - Secondo Renzi "avere la responsabilità per qualche anno di fare il primo cittadino ti insegna che è l'ultimo cittadino quello più importante. E che nessuno - nè il tuo partito, nè il tuo governo - puo' sostituirsi a te nel rapporto con il tuo popolo. Questo è il bello dell'elezione diretta: hanno scelto te, non puoi far governare un altro".

RIMPASTO - Marino deve governare quindi, con oneri e onori. "Roma ha eletto un Sindaco, appena due anni fa. A lui oneri e onori. Il PD capitolino, ben guidato in questa fase di commissariamento da Matteo Orfini, ha un obiettivo unico e semplice: dare una mano a Roma. Non ci interessa puntellare una Giunta, fare un rimpasto, scambiare poltrone: ci sta a cuore Roma, la sua bellezza, il suo futuro che può essere affascinante e ricco di stimoli. Ma che al momento sembra così lontano, stropicciato da polemiche senza fine". 

IL DEGRADO - Il riferimento di Renzi è alle immagini di questi giorni: "In queste ore Roma occupa le pagine dei media internazionali per l'incuria, la metropolitana in tilt, le foto del New York Times, la rabbia della sua gente. La capitale d'Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno, ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si può fare. A condizione di volerlo. E di essere all'altezza di una sfida da vertigini. Molto dipende da chi ha avuto il grande onore di rappresentare la Capitale nel mondo". 

APPOGGIO DEL GOVERNO - Tutto dipende da Marino quindi. Il Pd? Lo appoggerà. "Ignazio Marino sa che il Partito Democratico sta facendo tutti gli sforzi per dargli una mano. E sa che il Governo è pronto a continuare a collaborare con dedizione e tenacia. Adesso tocca a lui, alla sua squadra cui il PD non farà mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini. Tocca a lui però presentare progetti credibili e concreti dalla visione strategica fino alle buche per le strade o alla pulizia dei tombini quando piove: da Sindaco so che la qualità di una buona amministrazione si vede anche e soprattutto da questi che non sono dettagli".
  
TOCCA A MARINO -  Renzi ribadisce poi che "noi ci siamo. Siamo pronti sul Giubileo, siamo pronti sulle Olimpiadi, siamo pronti sulle infrastrutture, siamo pronti sulle periferie, siamo pronti sulle aziende partecipate. Dal Comune però arrivino proposte, non polemiche a distanza. Siamo disponibili a verificare i progetti che la città vorrà proporci, siamo pronti a studiare tutte le soluzioni praticabili per rilanciare Roma, vetrina e biglietto da visita per il Paese. Ma il Sindaco dia un segnale! E si interrompano una volta per tutte le manovre di piccolo cabotaggio figlie di una cultura politica vecchio stampo, che dovrebbe essere superata. E si torni a parlare della gente e con la gente. Roma se lo merita".

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