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Renata Polverini il giorno dopo: "La giunta esce pulita"

L'ormai ex governatrice a SkyTg24: "Comportamenti immorali ai danni di questa Regione ci sono sempre stati". Per il futuro Udc all'orizzonte

E' il personaggio del giorno. Tv, radio e giornali la seguono ad ogni suo passo. Così Renata Polverini il giorno dopo le sue dimissioni si ritrova sotto i riflettori anche, e forse soprattutto, perché quelle dichiarazioni promesse sulle magagne del consiglio regionale. I cronisti l'hanno seguita dalla sua sveglia e la seguiranno fino a sera quando uscirà dagli studi di Ballarò. Intanto nella mattinata di oggi il colpo lo fa SkyTg24 che sale nei palazzi della Regione e strappa alla Polverini un'intervista in cui, a mente fredda, analizza la situazione.

La mattinata è iniziata con un "ho dormito bene" proferito ai giornalisti all'uscita da casa, accompagnata dal "sono finalmente libera" e da "ho mangiato pizza e biscotti". Poi di corsa verso la regione per espletare le funzioni ordinarie della sua carica. Con lei i fedelissimi l'assessore al bilancio Cetica,  il segretario generale Ronghi e il capo di gabinetto Zoroddu. Uno dei primi a vederla Francesco Storace, leader de la Destra, che -ieri ha ricordato Polverini- "in questi giorni ha sofferto con me".


IMMORALITA' - Poi l'intervista a Sky, a Tonia Cartolano. "Chi governava questa Regione aveva già toccato il fondo. Già nella giunta precedente si sperperava. Comportamenti immorali ai danni di questa Regione ci sono sempre stati. Non comportamenti con risvolti per forza giudiziari, ma morali ed etici - ha proseguito- Ostriche e champagne venivano gustate prima del mio arrivo. Quando sono arrivata qui ho ripristinato la consuetudine di mangiare in mensa. L'immoralità c'é stata. C'erano delle carte di credito nella dotazione del presidente della Regione e dei suoi collaboratori. Io sono pulita". Alla domanda se poteva sapere la Polverini spiega: "E' come dire che Monti sapeva di Lusi. Questa giunta non ha avuto comportamenti immorali. Tutto si è consumato al Consiglio regionale. Noi deliberavamo 35 milioni per spese per il Consiglio che li assegnava a ciò che riteneva più giusto".

LE INCHIESTE - L'ex governatrice spiega di "non aver avuto sentore di come questi fondi venivano utilizzati, ma è storia che più volte abbia chiesto al presidente del Consiglio di operare una spending review. Ero cosciente che erano troppi soldi e per questo l'ho scritto al presidente dell'Aula". La Polverini chiede e spera che i magistrati vadano fino in fondo. "Devono andare avanti e fare chiarezza". Io avevo inviato al presidente del consiglio Regionale del Lazio Mario Abbruzese "lettere molto dure", chiedendo di operare una spendig review perché i fondi erano troppi".

La Polverini story: 2 anni e mezzo da governatrice | © InfoPhoto


IL FUTURO POLITICO - La Polverini spiega poi di aver sentito Berlusconi ed aggiunge: "Mi ha sostenuto e mi ha detto di decidere ciò che ritenevo più giusto per me e l'onorabilità dell'istituzione". Sul suo futuro è vaga: "Se mi candido? Ci stiamo pensando in queste ore, sicuramente non mi ricandido nel Lazio. Non ne ho parlato in queste ore con nessuno. Del mio futuro politico rifletterò con me stessa. Sicuramente non sono più interessata a governare il Lazio".

 

 

Sul suo futuro in politica però registriamo anche le dichirazione del vicepresidente della Regione Ciocchetti: "Sarei molto onorato di avere Renata Polverini nel progetto di Casini che va oltre l'Udc, e che mira a un grande progetto".

 

 

 

 


 

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