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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Atac: corse in calo del 17% nel 2018. I romani bocciano il trasporto pubblico

I dati nella Relazione annuale dell'agenzia di controllo sulla qualità dei servizi pubblici. Migliora la condizioni delle strade, a fronte però di 1,7 milioni di euro di rimborsi richiesti dai cittadini

Le corse dei bus Atac, nel 2017, hanno registrato un brusco calo. A certificarlo sono i dati della Relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici locali del 2019 presentata questa mattina in Campidoglio alla presenza del presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito. Basso è poi il voto dei romani in generale sulla qualità del servizio di Tpl di superficie, ben sotto la sufficienza, con un punteggio di 43,9% su 100. E' vero però che nel 2019 si intravede un miglioramento su entrambi i fronti grazie ai nuovi autobus.

"Il 2019 - si legge, in particolare, nella relazione - si chiude in chiaroscuro per il tpl romano: la chiusura delle stazioni metro e l'accessibilità delle stesse, gli episodi di incendio o principio di incendio sui bus, la non piena utilizzabilità dei parcheggi di scambio sono alcuni dei disservizi che hanno riguardato la mobilità pubblica e collettiva della Capitale". 

"Per quanto riguarda Atac - prosegue - le attività di controllo sui titoli di viaggio evidenziano dal 2017 al 2018 un aumento dei verbali elevati (+15%), a fronte di un pari aumento del personale addetto alle verifiche a bordo dei mezzi. Nel 2018 il divario tra il servizio programmato e quello effettuato è stato del 17% per le linee di superficie da parte di Atac, e del 13% da parte di Roma TPL; lo scostamento è più contenuto per le metropolitane (-4%), in risalita dopo il crollo di produzione del 2017, quando la linea C era stata soggetta a riduzione del servizio per usura anomala dei materiali rotabili".

"In quello stesso anno - prosegue la relazione - le corse soppresse sulle tre linee A, B/B1 e C in particolare per mancanza di materiali di ricambio erano state più di 112mila, per poi ridursi di quattro volte nel 2018. In forte aumento, invece, il numero di corse perse sul servizio di superficie per entrambi i gestori: negli ultimi cinque anni sono triplicate per Atac (1,65 mln nel 2018, circa 4.380 in media al giorno); nello stesso intervallo di tempo, il numero di corse perse da parte di Roma TPL è aumentato di quasi sette volte. Le corse soppresse non sono solo un disservizio per gli utenti ma anche una perdita sul bilancio del gestore: per Atac si stima che i mancati ricavi per la programmazione non rispettata ammontino a 263 milioni di euro dal 2015, anno di entrata in vigore dell'attuale CdS, 66 milioni solo nel 2018. Per far fronte a queste difficoltà, Roma Capitale è intervenuta direttamente destinando risorse proprie e di altra provenienza per interventi di ammodernamento della rete metropolitana, l'acquisto di nuovi treni e di nuovi bus. L'entrata in esercizio dei 227 mezzi ha avuto, come confermano i dati provvisori del 2019, effetti immediati sull'aumento delle percorrenze e sulla riduzione dello scostamento dal programmato. Anche le informazioni fornite in tempo reale da Atac attraverso Twitter fanno registrare per il 2019 una sensibile diminuzione di 'linee disattivate per guasto vetture', dopo il valore massimo raggiunto nei mesi estivi, in particolare su alcune delle linee più sofferenti".

Buche: 1,7 milioni di euro di rimborsi

Altro tema toccato dalla relazione riguarda lo stato delle strade romane, in ripresa. Nel 2018 infatti i lavori sulla rete viaria sono ripartiti, "con interventi di riparazione delle buche sulle arterie della grande viabilità e sulle strade di competenza municipale, per un totale di oltre 380mila mq di strade rifatte che arriveranno a oltre un milione di mq entro la fine del 2019".  Sempre nella relazione si legge: "La necessità di provvedere con urgenza a queste opere è testimoniata dal numero di richieste di risarcimento per danni connessi al dissesto del manto stradale pervenute alle Assicurazioni di Roma, che tra il 2016 e il 2018 hanno erogato 1,7 milioni di euro di rimborsi"

Verde pubblico ancora in sofferenza

Qualche timido miglioramento anche per quanto riguarda la gestione del verde pubblico, settore però ancora in sofferenza. "Nel 2018 rispetto al 2017 si è speso di più per il personale (+ 2,8 mln) e per beni e servizi (+5,5 mln) mentre sale a 308 il numero dei giardinieri, dai 283 dell'anno precedente. A questi si aggiungono 69 detenuti appositamente formati e impiegati nei primi sei mesi del 2019 per la manutenzione del verde pubblico, a seguito di un protocollo d'intesa sottoscritto tra l'Amministrazione capitolina e ministero della Giustizia, Dipartimento amministrazione penitenziaria. Aumenta, dal 2017, il numero di interventi di manutenzione ordinaria, mentre diminuisce sensibilmente quello delle manutenzioni straordinarie. Gli interventi di potatura toccano il minimo nel 2018 riducendosi del 66% negli ultimi cinque anni".

"A soffrire di più - prosegue la relazione - è il patrimonio arboreo, illustre vanto della città: nel 2018 sono stati abbattuti 1.072 dei 315mila alberi di competenza di Roma Capitale (il censimento è del 2016), a fronte di 148 nuovi esemplari messi a dimora. Questo numero, seppur esiguo, è in ogni caso superiore al record negativo registrato l'anno precedente (120 piantumazioni), e inverte una tendenza decrescente che ha avuto inizio nel 2014. Tuttavia, il censimento delle alberature stradali effettuato in virtù dell'accordo quadro triennale per la manutenzione del verde verticale 2019 - in corso di aggiudicazione, con un importo a base d'asta di 48,3 mln di euro - riporta un numero maggiore di esemplari rispetto al 2016. È inoltre in fase di espletamento l'accordo quadro per il verde orizzontale per un importo pari a 38,7 mln di euro". 

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