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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Strade e rattoppi post scavi: nuove regole per la riasfaltatura e penali per chi le infrange

Telefonia, acqua, gas. Le nuove regole interesseranno le aziende di pubblici servizi che quotidianamente operano sotto il livello stradale. Masini: "Prima grande innovazione delle nostre strade"

Guerra alla buche, e a chi le riempie male. Il Comune è in prima linea contro le strade piene di 'cicatrici' e propone nuove regole per le operazioni di riasfaltatura post scavi. Parliamo dei crateri aperti dalle aziende di pubblici servizi, telefonia, acqua, gas, che a breve dovranno sottostare a norme ferree una volta completati gli interventi sotto il manto stradale. A presentare il regolamento, già approvato in giunta e ora al vaglio dei Municipi, il sindaco Marino e l'assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Masini. 

Ecco alcune novità: la copertura della sede stradale dovrà essere totale, e sarà previsto il rilascio di un deposito cauzionale a copertura della regolare esecuzione dei lavori e degli eventuali danni. Inoltre ci saranno penali certe per chi non compie alla regola gli interventi. Poi ancora: divieto di eseguirne di non programmati e doppi a distanza di pochi mesi. E obbligo per le aziende alla vigilanza e rimozione degli armadi stradali. 

"Per noi -ha spiegato Masini- è la prima grande innovazione per le nostre strade a cui seguirà il nuovo appalto. Passiamo dall'emergenza alla programmazione con il conseguente divieto di interventi non programmati e doppi interventi a distanza di pochi mesi, cosa frequente con i lavori per i sottoservizi. Il tutto grazie a un maggiore coordinamento e alla razionalizzazione degli interventi".

"Inoltre -ha proseguito l'assessore- inseriamo un'altra importante novità, quella dell'obbligo di riasfaltatura dell'intera sede stradale, per strade a senso unico o doppio senso a carreggiata unica, o di una sola carreggiata in caso di strade con più corsie". Tra le nuove regole ecco anche l'accertamento dei reali requisiti d'urgenza, sanzioni per le false urgenze, penali che arrivano fino al blocco delle licenze e la sospensione dei lavori per 6 mesi per le aziende, obbligo di mini trincee e controlli a campione sui materiali usati.

"Vogliamo un cambiamento culturale -ha aggiunto il sindaco Marino- purtroppo a Roma la sciatteria, la voglia di guadagnare di più e la voglia di non rispettare le regole è sotto gli occhi di tutti. Penso, ad esempio, a strade in sampietrini che vengono rattoppate con una spennellata di asfalto. Con le nuove regole vogliamo cambiare tutto ciò. Era necessario un nuovo regolamento in modo che le aziende non potessero più comportarsi male. Noi vogliamo che i soldi dei cittadini siano usati nel modo migliore. E con queste novità da un lato avremo maggiore decoro dall'altro un utilizzo molto più accurato delle nostre risorse evitando quindi lavori aggiuntivi che creano disagi ai romani".

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