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Impianti sportivi comunali: il regolamento c'è. Ora parola ai municipi

E' stata diffusa la prima bozza del nuovo regolamento per gli impianti sportivi. Ass.Frongia: "L'intento è realizzare un testo che riceva il contributo delle parti interessate"

Un nuovo regolamento sugli impianti sportivi.  Da realizzare cercando di coinvolgere “le parti interessate”. Roma Capitale è al lavoro. Ed ha deciso di comunicarlo in maniera chiara, “perchè siamo trasparenti e crediamo che un vero processo partecipativo possa migliorare gli atti ai quali il governo cittadino ha lavorato in questi mesi” fa sapere Angelo Diario, Presidente della Commissione Sport.

I TEMI IN AGENDA - “In quella che l’Assessore Frongia definisce   “una primissima bozza del nuovo regolamento” sono affrontati aspetti importanti, spesso divenuti oggetto di polemiche nel corso delle precedenti amministrazioni. Pertanto sono state toccate questioni che attengono alla durata delle concessioni, alle tariffe; alla classificazione delle differenti strutture ed alla loro destinazione d’uso. 

LA DESTINAZIONE - “Le discipline sportive praticate negli impianti di proprietà di Roma Capitale – spiega il Consigliere Diario (M5s) – sono stabilite dall’Amministrazione comunale: in uno stadio per l’atletica si farà atletica, in un campo per il rugby si giocherà a rugby. Sembra banale –osseva – ma oggi non è sempre così”.  I concessionari che intendano introdurre nuove discipline, dovranno così richiedere l’autorizzazione del Dipartimento sport. “Il mancato rispetto di tale regola – sottolinea Diario – comporterà la decadenza del concessionario”.

TARIFFE E DURATA DELLE CONCESSIONI - Per quanto attiene “le tariffe per lo svolgimento dell’attività sportiva, sono uguali per tutti gli impianti e variano solo in relazione alla tipologia di disciplina sportiva”. Le concessioni invece avranno una “durata limitata e determinata da bando – chiarisce il Consigliere Diario – che sarà in funzione dei lavori o servizi richiesti al concessionario. Nei casi in cui si preveda l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione o ampliamento (praticamente tutti) – aggiunge il Presidente della Commissione sport – la durata della concessione sarà determinata sulla base di un equilibrio economico-finanziario da valutarsi ai sensi della normativa sui contratti pubblici”. Infine, non meno importante, gli impianti sportivi saranno classificati in base alla loro redditività ed anche alla loro difficoltà di gestione.

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