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Casa, la Regione si riprende i 40 milioni: "Comune immobile, non rimarremo a guardare"

Valeriani: "Se Comune contrario alla delibera avrebbe dovuto impugnarla"

La Regione Lazio si riprende i 40 milioni di euro messi a disposizione del Comune di Roma per progetti destinati all’emergenza abitativa. Lo annuncia su Facebook l’assessore regionale alle Politiche Abitative Massimiliano Valeriani che spiega di aver preso questa decisione a causa “dell’inerzia” del Campidoglio. Come anticipato da Romatoday, l’intenzione di Valeriani era già stata comunicata nei giorni scorsi agli uffici capitolini e all’assessora Rosalba Castiglione che però ha confermato la sua posizione contraria all’applicazione del provvedimento che prevede di destinare parte delle abitazioni ricavate per affrontare i nodi delle occupazioni e degli inquilini dei residence.  

I 40 milioni di euro, parte di un totale stanziamento di 194 milioni, verranno ora impiegati dalla Regione. “Tra le priorità” spiega Valeriani “verranno realizzati anche interventi per il frazionamento di molte abitazioni del patrimonio Ater, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei nuclei famigliari più piccoli, come coppie, single o separati, che necessitano di metrature contenute. Con queste misure sarà possibile far scorrere le graduatorie di chi aspetta un alloggio popolare. Il tema della casa è complesso e multiforme: obbliga le istituzioni a mettere in campo risposte adeguate”. 

Intanto, il tentativo di dialogo che Regione e Comune avevano tentato nel giugno scorso si è trasformato in uno scontro sempre più aspro. La delibera stanzia fino ad un massimo di 194 milioni di euro per reperire abitazioni popolari, anche con progetti di autorecupero di immobili, da destinare in parte a quanti stanno in graduatoria e in parte a due nodi irrisolti per l’amministrazione alla guida della capitale: occupazioni e residence. Castiglione, da sempre contraria, ieri ha ribadito la sua posizione in un’intervista al Messaggero: “La regione ha fatto promesse agli occupanti” l’attacco. E ancora: “Gli occupanti illegali non possono avere l’avvallo delle istituzioni”. 

“Se l’Amministrazione capitolina riteneva irregolare le delibere regionali che più di un anno fa hanno messo a disposizione 40 milioni di euro per dare risposte a chi affronta quotidianamente il calvario della casa, avrebbe dovuto impugnarle invece di lasciarli per un anno nel cassetto” la replica di Valeriani. “Solo ora che la Regione ha scritto per evidenziare l’inottemperanza del Campidoglio e riacquisire questi fondi, provano a sollevare un altro polverone”. Il provvedimento regionale, ha spiegato ancora l’assessore “assegna risorse rilevanti al Comune di Roma e rappresenta un’opportunità, una preziosa opportunità, per affrontare il tema della casa in tutte le sue forme: non contiene violazioni di legge e qualsiasi potenziale assegnatario dovrà sempre essere in regola con i requisiti richiesti dalle norme. La Regione non ha nulla da farsi insegnare sul fronte della legalità”.

Il 30 luglio prossimo, inoltre, l’assessore incontrerà sindacati, movimenti e associazioni dei costruttori, lo stesso “aggregato anomalo” che si è seduto al tavolo con Castiglione, terminato però in un nulla di fatto. Anche qui l’attacco diretto: “Nei giorni scorsi sindacati, comitati, associazioni degli inquilini e operatori del settore hanno abbandonato il tavolo di lavoro con il Campidoglio, criticando l’inattività del Comune. Forse si dovrebbe aprire una discussione sull’efficacia delle politiche abitative della Giunta 5S, tanto sbandierata ma bocciata da tutti. È la prima volta che un fronte così vasto si dimostra compatto nel giudicare negativamente le azioni dell’Amministrazione comunale”.

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