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Referendum Roma 2024, primo passo raggiunto: "Raccolte mille firme"

Lo ha comunicato oggi il segretario dei Radicali Italiani Riccardo Magi. Una volta depositate le firme il Comune avrà un mese di tempo per giudicare l'ammissibilità del quesito

Mille firme per un referendum sulle Olimpiadi del 2024. La notizia è stata annunciata oggi dal segretario dei Radicali Italiani Riccardo Magi in una conferenza stampa sul tema: "La maggior parte di queste sono già all'Ufficio elettorale del Comune e nella prossima settimana saranno depositate in Campidoglio". Con lui il segretario di Radicali Roma, Alessandro Capriccioli.

Una volta depositate le firme il Comune avrà un mese di tempo per giudicare l'ammissibilità del quesito. "Il compito spetta a una apposita commissione, nominata dal Consiglio comunale nel settembre 2013, e composta dal segretario generale del Campidoglio, dal Capo di Gabinetto del commissario, e da tre docenti di Diritto: i professori Vincenzo Cerulli Irelli, Giovanni Guzzetta, Paolo Ridola". Nel momento in cui arriverà il giudizio positivo "inizierà la vera e propria raccolta firme in tre mesi di tempo: serve la sigla dell'1% dei residenti a Roma, quindi per sicurezza arriveremo a quota 29mila".

A tale riguardo, i Radicali denunciano le "difficoltà con cui i cittadini possono esprimere il loro diritto, a partire dalla disponibilità degli autenticatori delle firme fino alla possibilità di firmare in via elettronica tramite pec". Su questo arriva l'appello di Magi ai candidati per l'elezione a sindaco di Roma: "Mi aspetto l'invito a dire qualcosa sugli impedimenti che sta incontrando il referendum, e mi rivolgo in particolare a Roberto Giachetti per la sua storia personale e politica. Spero che tutti si pronuncino chiaramente dicendo che l'Amministrazione comunale deve mettere a disposizione dei comitati referendari gli autenticatori e permettere ai cittadini di esercitare il loro diritto gratuitamente".

Magi si è rivolto al Cio, il Comitato olimpico internazionale, "per segnalare anomalie, storture e illegittimità contenute nella prima parte del dossier di candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, preparato dal Comitato promotore e presentato ufficialmente lo scorso 17 febbraio" ha spiegato. "Il Comitato promotore ha mentito per esempio sul caso eclatante del bacino remiero previsto a ridosso della Fiera di Roma, ma anche sulla domanda specifica relativa al referendum, contenuta nel questionario inviato dal Cio" ha spiegato Magi. "Su quest'ultimo punto chi ha compilato la risposta ha scritto che in Italia i referendum sono solo abrogativi a livello nazionale. Questo dimostra una profonda ignoranza, perche' non si conosce la legge italiana nè il Testo unico degli enti locali".

I Radicali sono pronti a fare un passo oltre. "Se continuerà il silenzio del Campidoglio sulle nostre richieste in merito al referendum su Roma 2024 ricorreremo al Tar del Lazio" ha affermato. "Abbiamo scritto a Tronca un mese fa per chiedere risposte sulla questione della mancanza degli autenticatori delle firme e sulla possibilità di firmare online, e lo abbiamo incontrato la scorsa settimana" ha spiegato Alessandro Capriccioli, segretario dei Radicali Roma. "Se non avremo risposte ricorreremo al Tar contro questo silenzio. Non vorremmo essere costretti a chiedere la nomina di un commissario del commissario Tronca. Sarebbe una situazione paradossale che non gioverebbe certo all'immagine della città. A giorni prenderemo le iniziative necessarie".

Non poteva mancare un accenno alle elezioni. I Radicali scenderanno in campo? "Stiamo valutando la possibilità di una nostra presenza diretta" il commento di Magi. "Abbiamo un patrimonio di credibilità, analisi e proposte su molte questioni". La notizia arriverà la prossima settimana.

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