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Rifiuti, Raggi contro l'esercito degli "zozzoni": "600mila euro di multe". In arrivo nuova ordinanza sui sacchetti

La sindaca continua la sua lotta contro gli incivili che abbandonano i rifiuti ingombranti in strada. Ai cittadini: "Segnalate, non è delazione, sono comportamenti criminali"

Cinquanta mezzi sequestrati, 600mila euro di multe, 4mila verbali compilati grazie a fototrappole nascoste in tutta la città e agli appostamenti dei vigili del Nad, Nucleo ambiente e decoro della Polizia locale. Tutti a caccia di incivili che abbandonano indisturbati rifiuti ingombranti sui marciapiedi, da soli o all'interno di reti organizzate che fanno dello smaltimento illegale un business, vedi i cosiddetti "svuota cantine". Eccola qua, in sintesi, numeri alla mano, la grande guerra agli "zozzoni" intrapresa da Virginia Raggi. 

Nulla di nuovo a onor del vero. Il tema è oggetto di campagne Ama e di continue denunce social della sindaca da tempo. Oggi in Campidoglio una conferenza stampa per fare il punto sulle operazioni dei vigili urbani, con proiezione di un video dimostrativo dove si vedono cittadini che sversano oggetti prima caricati in auto, poi scaricati in strada. 

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"Queste immagini fanno male alla città" commenta la sindaca. "Non possiamo permettere che questi zozzoni continuino a sporcare e per questo continueremo a lavorare in maniera serrata facendo i controlli e usando le fototrappole". 

Controlli estesi per lo più sulle grandi arterie della Capitale e lungo il Raccordo, per stanare i "pendolari" dei rifiuti, coloro che per sfuggire alla normativa presente nei loro comuni scelgono di mollare i sacchetti a Roma. "Circa il 70% delle persone che controlliamo non è residente nella Capitale" spiega Giancarlo Cori, funzionario responsabile del Nad. 

In generale la sindaca invita i romani, quelli virtuosi, a collaborare. "Non è una questione di delazione, ma semplicemente di segnalare comportamenti scorretti. Ringrazio chi ci invia filmati" precisa, consapevole delle polemiche spesso scaturite intorno al tema. Per molti additare il vicino facendo, come si dice, la "spia", non dovrebbe rientrare nei comportamenti incentivati dall'amministrazione. Ma tant'è. La sindaca non è d'accordo e lo dice da sempre: "Semplicemente invitiamo a rendere note azioni che sono criminali". 

E sempre per combattere gli errati conferimenti la sindaca ripeterà l'ordinanza varata lo scorso agosto e valida per sei mesi (quindi scaduta a febbraio) con il divieto di utilizzo di sacchetti di plastica neri. I cittadini sono obbligati a utilizzare sacchi trasparenti, così da rendere visibile il contenuto e la corretta differenziazione degli scarti. Un aiuto agli operatori di Ama che possono eventualmente correggere in fase di raccolta gli errori dei cittadini, e un deterrente per stare più attenti quando si separano a casa i diversi materiali. 
 

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