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Caso Muraro, Raggi decide da sola. I vertici freddi con la sindaca

La sindaca determinata a portare avanti il suo piano e ad aspettare gli sviluppi giudiziari. Grillo: "Muraro? Problemi del Comune di Roma". La Taverna (e tutti i parlamentari) chiede un nuovo assessore

Oneri e onori a Virginia Raggi. E' sempre di più questa la linea del Movimento Cinque Stelle nazionale sul caso Roma. Non fa eccezione il caso Muraro sul quale il piano della sindaca è chiaro, come chiara sarebbe la posizione dei vertici nazionali. In questa partita a poker però ad avere le carte migliori è sempre la Raggi. Così per avere contezza di quanto sta accadendo basta leggere smentite e dichiarazioni di ieri. 

Ieri, in tarda mattinata, dal Campidoglio è arrivata una nota di smentita relativa ad una telefonata di Grillo per imporre le dimissioni. 


"Il Campidoglio smentisce le notizie stampa che riportano di una telefonata tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e Beppe Grillo avvenuta nella notte tra il 12 e 13 dicembre scorso durante la riunione di maggioranza con i consiglieri comunali del M5s. Diversamente da quanto riportato dalle ricostruzioni giornalistiche ci sono stati contatti tra la prima cittadina e Beppe Grillo solo al termine della riunione". 

La smentita riguarda solo e soltanto quel dettaglio. Nelle varie ricostruzioni emerse sui giornali, tutte concordano sul piano della Raggi, ovvero aspettare la Muraro e restituirle le deleghe. Non avendo trovato smentita di fatto viene data per vera. La stessa smentita racconta, evidentemente, come la sindaca tenga alla sua autonomia, ad allontanare l'immagine di una prima cittadina teleguidata da Genova. 

Da qui la frase di Grillo all'hotel Forum: "Avviso di garanzia a Muraro? Sono problemi che andranno risolti nel Comune di Roma". Tornano quindi gli oneri e gli onori alla sindaca. I malumori però anche su questa vicenda sono evidenti, soprattutto nei gruppi parlamentari. La più schietta, al solito, è Paola Taverna. Intervistata oggi da Simone Cannettieri per Il Messaggero, alla domanda se serve subito un nuovo assessore ha così risposto: "Quando un assessore si dimette in genere se ne nomina subito un altro per fronteggiare le emergenze che preoccupano Roma". E quando le si fa presente l'intenzione di aspettare da parte della sindaca risponde: "Sarà lei a prendere le decisioni più opportune. Di sicuro abbiamo bisogno di un assessore prima o poi".
 

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