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Raggi: l'esame universitario con Conte, la frecciata a Salvini e la risposta a Fuksas

Tutte le dichiarazioni dallo studio di Piazzapulita su Atac, verde pubblico e campi Rom

Temi d'attualità e qualche novità: dai rapporti con Conte a Salvini e Fuksas, passando virtualmente per i parchi romani vittime d'incuria e facendo un giro altrettanto virtuale sugli sgangherati autobus della capitale e nei campi Rom. La sindaca Raggi ieri sera è stata protagonista di un faccia a faccia televisivo a "Piazzapulita", dove ha detto la sua sulle questioni più discusse sia a livello nazionale che locale.

I più informati avranno recitato a memoria i chiarimenti in merito alla "questione Atac" e alla "questione pecore", ma non sono mancate risposte degne di essere sottolineate.

“Non litigo con Calenda, voglio più poteri”

La prima cittadina entra in scena ancor prima di sedersi di fronte a Formigli. Infatti incassa l’attacco del Ministro dello Sviluppo Economico uscente, Carlo Calenda che, in onda poco prima di lei, afferma: “Io e Virginia abbiamo litigato in tutti i modi possibili e immaginabili. Il tavolo aperto non ha funzionato e non voglio più fare polemica. Adesso avrà un governo totalmente amico che le (Calenda dice "gli", sic) darà tutti i soldi che vuole e così sarà messa realmente alla prova. Il mio giudizio è che Roma non è particolarmente migliorata.

E così la Raggi ha una domanda alla quale rispondere prima ancora di sedersi: “Un mio assessore dice che per litigare bisogna essere in due, io me ne vado – afferma - Siamo partiti con delle promesse altisonanti, come 3 miliardi per Roma, ma alla fine non è arrivato un euro. Ritengo che la questione resti fondamentale e debba essere portata avanti”.

Governo nuovo, speranze vecchie: “Sono molto contenta che nel programma di questo governo siano previsti poteri speciali per Roma. Li aspettiamo dal 2010, dalla riforma “Roma Capitale”, chiedo solo che venga attuata. Mi interessa avere un’interlocuzione diretta con il governo, ad esempio sul fondo nazionale trasporti. Oggi devo passare, come tutte le altre città, attraverso la Regione e aspettare anni i soldi con i quali poi fare i bandi di gara. Nel frattempo la città muore”.

Calenda è già in macchina verso casa, ma rieccolo aleggiare nello studio, ripensando al 4 aprile scorso, quando “twittava”: “Direi che per come è messa Roma e per il grado di incompetenza della Raggi altro che superpoteri. Neanche gli Avengers al gran completo”.

“Conte? Un prof severo al mio esame di Diritto Privato”

Il parere politico su Giuseppe Conte si arricchisce di un ricordo personale: “Tanti anni fa era assistente del mio professore di Diritto Privato. Sostenni il mio primo esame con lui, fu severo ma giusto. Presi 25 o 26, uno dei miei voti più bassi”.

Sarà l’avvocato difensore del popolo? “Ha detto una cosa bellissima dopo tanti anni di avvocati delle banche”. Quanta libertà avrà? “Ha un contratto di governo nel quale muoversi, cosa che già rappresenta una novità perché fino ad oggi i programmi venivano dimenticati al termine delle elezioni. Ho buone speranze. Spero si capisca anche che Roma è la capitale e se va bene, va bene anche l’Italia”.

Italia governata da una insospettabile (?) alleanza tra Lega e M5S. Ma la Raggi vuole chiarire: Non c’è alcun matrimonio, siamo alleati di governo. Abbiamo fatto un accordo su punti di programma. I partiti hanno portato avanti una riforma elettorale che toglieva la possibilità ad una sola forza di ottenere la maggioranza. Stiamo governando insieme, ma sui programmi. Se si lavora su questi punti bene...”

“Lavoriamo sui campi Rom. Non mi piace la proposta di Salvini sugli asili”

Uno dei punti prevede la chiusura dei Campi Rom: “A Roma stiamo già lavorando su due campi molto grandi: La Barbuta e la Monachina. La permanenza dei campi Rom nella sola capitale ha drenato ogni anno tra i 25 e i 30 milioni di euro. È stato intrapreso un percorso di superamento del tutto nuovo.”

E un altro punto prevede asili gratuiti solo per i bambini italiani. Su questo l’intervistata proprio non è d’accordo e lascia partire una freccia di medie dimensioni: “Si dovrebbe andare sul criterio della residenza. Deciderà il Parlamento, ma io non ho alcuna intenzione di attuare una cosa del genere a Roma. Probabilmente questa è una proposta di Salvini”.

“Chi pensa che in un anno e mezzo avremmo potuto risanare Atac non capisce nulla”

Eccoci arrivati al momento Atac. La Raggi non sa di fornire un assist perfetto a Formigli quando dice: “Lei ha dei figli? Ho una buona notizia: sulla loro testa ci sarà un debito molto più leggero dato che abbiamo ridotto quello successivo al 2008 da 1,3 miliardi a meno di un miliardo. Roma non è più ladrona”.

“Bene - risponde il conduttore – ma a proposito dei miei figli, la più grande vorrebbe arrivare a scuola con l’autobus senza problemi, invece...”

Parte un servizio senza pietà, che mostra dati catastrofici, mezzi di 18 anni fa rotti, se non rotti malfunzionanti, se non malfuzionanti comunque a rischio di esplosioni improvvise. E ancora personale “costretto” a non far nulla in orario di servizio e la pazienza finita nel sentirsi dire “è colpa delle amministrazioni precedenti”.

La sindaca prova a difendersi: “Abbiamo iniziato a risanare l’Atac. Ma prima di tutto si è deciso di garantire il servizio e non farla fallire. Chi pensa che in un anno e mezzo potevamo risanarla o e in malafede o non capisce proprio nulla. E a dirlo sono proprio quelli che per anni hanno spolpato l’azienda, dando una marea di soldi senza controllare”.

Ecco i passi avanti: “Sono stati recuperati 177 milioni di euro con i quali stiamo acquistando 600 nuovi bus sui 2000 totali previsti. Nel frattempo abbiamo messo in circolazione 45 filobus comprati nel 2009 e rimasti fermo fino al 2017, destinati al corridoio laurentino, altra opera bloccata, per la quale ci sono state delle condanne. Abbiamo sbloccato una commessa per altri 150 autobus e stiamo per assegnare l’appalto per rimettere in funzione 60 autobus elettrici.”

È vero che non si riescono a trovare persone disposte a controllare i biglietti? Stiamo riconvertendo una parte del personale amministrativo per questo scopo. È stato creato un tavolo tecnico tra Prefettura ed Atac, da me sollecitato da mesi, per lavorare sulle numerose aggressioni ai conducenti e ai verificatori. La gente ogni tanto impazzisce e picchia gli autisti o i controllori. Pagare il biglietto non solo è giusto e doveroso, ma normale.”

“Non vedrete le pecore per il centro di Roma”

Nuovo punto sulla questione parchi: I giardinieri a Roma a fine anni '90 erano più di 3000. Nel corso del tempo la politica ha deciso che non dovevano essere sostituiti dopo il pensionamento. Se siete tutti seduti posso dirvi che oggi ne sono 180. Le aziende appaltatrici dopo Mafia Capitale sono state decimate. Abbiamo impegnato i fondi sulle gare, ne abbiamo due: una da 4 e una da 5 milioni che dovrebbero sbloccarsi rispettivamente prima e dopo l’estate. Inoltre abbiamo sviluppato un po’ di fantasia: non solo per le pecore. Una bellissima collaborazione con il Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, ndr) permette da tempo ai detenuti che possono fare lavori di curare il verde di Roma: li incrementeremo. Lavoriamo anche con i richiedenti asilo e tramite le liste di collocamento, attraverso le quali stiamo assumendo altre 100 persone".

E le pecore? “È stato stipulato un accordo con la Coldiretti per la valorizzazione delle zone agricole, che rappresentano la metà dei 40 milioni di metri quadrati in questione. Le pecore andranno quindi sui parchi periferici, non in centro. Questo ci consentirà di recuperare mezzi da utilizzare altrove”.

“Fuksas vuole Sala sindaco? Io preferisco Renzo Piano”

Infine il caso Fuksas, che sembra il titolo di un libro, invece è solo una querelle. L’architetto romano ha affermato da Milano: “Questa è una città civile, prestateci Sala per sei/sette mesi”.

Secondo la sindaca, però, l’attacco nasconde mere ragioni personali: “È rimasto un po’ male perché quando abbiamo inaugurato la “Nuvola” io ho detto ciò che pensavano in tanti, cioè che la realizzazione di quella bellissima opera è avvenuta a fronte di un costo spropositato: oltre 400 milioni. Un po’ eccessivo dato che con un milione costruisco e apro un asilo nido o compro tre autobus. Tra l’altro sono trascorsi 18 anni, magari anche io vorrei Renzo Piano...

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