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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Raggi su Atac: "Stiamo facendo rinascere l'azienda. Avranno la guerra"

La sindaca sul blog di Beppe Grillo: "Vogliono togliere l'Atac ai romani ma noi non lo permetteremo!"

Circondata dalla pubblicità che porta soldi alla Casaleggio e associati, tra le mille comunicazioni del Movimento Cinque Stelle presenti sul blog di Grillo, spunta anche la dichiarazione di Virginia Raggi, sindaca di Roma, su Atac. Ieri il voto favorevole in Senato all'ordine del giorno che apre le porte all'esproprio, da parte del Governo, della gestione sull'azienda. Per la sua giunta si era espressa la Meleo. Lei, tra un frigorifero e un'audizione alla Camera, ha rilanciato il suo pensiero sul blog del comicoleader. 

Una chiamata alle armi in cui si rivolge ai romani, scrivendo però sul blog della sua parte politica. "Vogliono togliere l’Atac ai romani ma noi non lo permetteremo"!, esordisce Raggi. "L'Atac non si tocca perché è dei cittadini che l’hanno profumatamente pagata con le loro tasse. Per anni. La strana alleanza Pd-Fi - sì, sono proprio quelli del Patto del Nazareno - ha votato una mozione in Senato per chiedere che l’azienda di trasporto pubblico romano venga commissariata".

Raggi definisce questa mozione una "vergogna, che è un insulto a tutti romani ed è stata presentata proprio da quei partitucoli che dopo aver spolpato per anni la nostra azienda, dopo averla sovraindebitata, dopo averla abbandonata, senza manutenzioni, senza servizi degni di tale nome, adesso vogliono chiuderla regalandola ai privati".

La sindaca continua quindi a rivolgersi ai romani, definisce "nostra" l'azienda e continua: "Lo fanno adesso perché vedono che i romani hanno dato fiducia ad un movimento che da quello scempio sta facendo rinascere un'azienda: 150 nuovi bus in arrivo, riordinare i conti, biglietti elettronici, corsie preferenziali e tanto altro per il rilancio. I loro giochi sono finiti e allora, per evitare che qualcuno possa scoprire tutto il marcio, vogliono riprendersela ancora una volta. E, soprattutto, mentre lo fanno scappano dalle loro responsabilità di governanti: avrebbero potuto dare un bel segnale con la riduzione degli stipendi e invece distolgono ancora una volta l'attenzione dalle loro responsabilità".

La chiusura è un impegno che sa di minaccia: "Stavolta non glielo permetteremo: se vogliono la guerra, la guerra avranno. Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale, Atac è nostra. Vergognatevi". 
 

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