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Processo Marra, il pm chiede 4 anni e 6 mesi per l'ex dirigente del Campidoglio

L'ex capo del Personale è imputato per corruzione con l’imprenditore Scarpellini

La procura di Roma ha chiesto una condanna  a 4 anni e 6 mesi per Raffaele Marra, ex capo del personale in Campidoglio, nell'ambito dell'inchiesta che lo vede imputato per corruzione con l'imprenditore Sergio Scarpellini.

Secondo l'accusa, l'immobiliarista Scarpellini avrebbe dato nel 2013 circa 370mila euro a Marra, all'epoca direttore dell'ufficio delle Politiche abitative del Comune di Roma e capo del Dipartimento del patrimonio e della casa, per l'acquisto nel 2013 di un appartamento nella zona di Prati Fiscali.

Nella sua requisitoria durata circa due ore, il pm Barbara Zuin ha chiesto inoltre la confisca dell'appartamento in questione e di non concedere le attenuanti generiche. Lo scorso luglio la posizione di Scarpellini è stata stralciata per le gravi condizioni di salute del costruttore. 

"Il cuore del processo sta nel capire se questa dazione sia stata un prestito tra amici o invece il 'prezzo' per piegare la pubblica funzione di Marra agli interessi del costruttore Scarpellini, se fra i due ci sia stato un rapporto di amicizia o di corruzione", ha detto in
aula il pm Zuin.

Marra dal canto suo, assistito dall'avvocato Francesco Scacchi, a distanza di 4 anni, a processo avviato e quindi con una tempistica sospetta secondo l'accusa, ha restituito i soldi a Scarpellini, 367mila euro che per la procura sono una 'mazzetta' e che per la difesa sarebbero invece un prestito tra amici. 

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