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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, i romani bocciano raccolta e pulizia strade: voti tra il 4 e il 3,5

Il report dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale

Il servizio di pulizie nella Capitale d'Italia? Bocciato su tutta la linea, stando ai dati raccolti nel Focus sull’igiene urbana, indagine pubblicata dall'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale. Un sostanziale disastro, fotografato grazie all'analisi di indicatori qualitativi, quantitativi ed economici, con qualche segnale di miglioramento che si affaccia timido all'orizzonte, come la diminuzione delle tariffe dopo tredici anni di aumenti, il miglioramento di alcuni indicatori e l’avvio di un nuovo processo di raccolta, il cui esito però non è ancora apprezzabile perché mancano le indicazioni su modi e costi della sperimentazione. 

I voti dei romani

La valutazione che i cittadini danno alla qualità del servizio di igiene urbana fornita da Ama (la cosiddetta qualità percepita) è ancora al di sotto degli standard. Il voto più alto, in una scala da uno a dieci, è quello dato ai centri di raccolta 5,71; 5,05 va al contact center di Ama (nonostante il gestore abbia rispettato gli standard e risponda a quasi tutte le chiamate in molto meno di due minuti); 4,84 alla raccolta porta a porta; 4,05 alla raccolta stradale. Le valutazioni più basse vanno alla pulizia di strade e marciapiedi (3,51), all’igiene intorno ai cassonetti (3,19) e alla scarsa presenza dei cestini (3,17).

La qualità erogata

Mentre sul fronte della qualità erogata (quella raggiunta dall’azienda rispetto agli obiettivi del contratto di servizio) l’indagine ha rilevato che la maggior parte degli obiettivi contrattuali non sono stati raggiunti. Il 69% delle vie di Roma risulta sufficientemente pulito, infatti, a fronte dell’obiettivo del 91%. Simile a questo andamento quello del decoro intorno ai cassonetti, sufficiente nel 65% dei casi rispetto a uno standard dell’86%. Risultano invece positivi i dati sulla funzionalità e la fruibilità dei cassonetti. 

"Quelli dedicati alla raccolta di carta, plastica-metallo e organico, con standard del 95%, 98% e 99%, superano persino l’obiettivo stabilito dal contratto, 87% - scrivono i tecnici - riguardo alla fruibilità, i contenitori per vetro e organico hanno superato gli obiettivi, mentre quelli che raccolgono plastica-metallo e carta sono rimasti al di sotto degli standard. I cassonetti della carta, ad esempio, sono fermi al 74%, rispetto al previsto 91%, anche a causa dell’incremento del commercio on line, che implica un aumento dell’uso di materiali da imballaggio".

"La colpa è anche dei romani"

Le rilevazioni sull’igiene urbana dimostrano che alcuni aspetti della pulizia di strade e marciapiedi dipendono dal comportamento dei cittadini e dei city user. "A Milano e Torino la pulizia dei marciapiedi è di esclusiva competenza dei privati, a Roma, invece, è l’amministrazione comunale che, attraverso Ama, svolge anche questo compito ma senza la collaborazione di una parte degli utenti che, nella totale certezza della loro impunità, lasciano rifiuti ed escrementi animali sul suolo pubblico". 

Un ultimo dato, questo positivo. Dal 2010 ad oggi, la produzione dei rifiuti risulta diminuita dell'8,3%. "Si conferma l'inversione di tendenza, anche se Roma paga ancora l'inadeguatezza dei suoi impianti per il trattamento dei rifiuti. Per far fronte a queste necessità, nel 2018 Ama ha presentato alla Regione Lazio i progetti per realizzare due nuovi impianti di compostaggio della frazione organica".  


 

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