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Rifiuti, caos per le utenze commerciali: il nuovo modello va in tilt. Lavoratori pronti allo sciopero

Assemblea pubblica domani sotto la sede di Ama in via Calderon de la Barca

E' allarme sul fronte rifiuti per negozi, scuole, ospedali. I lavoratori degli appalti esterni di Ama che si occupano del servizio saranno in assemblea domani, dalle 11 alle 14, sotto via Calderon de la Barca. Il nuovo modello di raccolta non funziona. Sono troppi i disservizi, già più volte lamentati dai negozianti, e i lavoratori sono a un passo dallo sciopero. 

Di "gestione disastrosa per altro pagata anche dai lavoratori Ama" parla il segretario generale della Fp Cgil Roma Natale Di Cola. Le mappature fornite dall'azienda dei rifiuti alle società esterne spesso non sono corrette, e Ama non avrebbe informato a sufficienza gli utenti dei negozi. Il risultato? Criticità nelle coperture dei turni e bidoncini che rimangono sui marciapiedi pieni di immondizia. 

"L'allarme lanciato nelle scorse settimane era purtroppo motivato. Ama è paralizzata, immobile. Nonostante la nostra disponibilità a interrompere lo stato di agitazione per risolvere i problemi più gravi che affliggono l’azienda, l’amministratore unico e direttore operativo Massimo Bagatti non ha nemmeno convocato un tavolo preliminare" attacca Di Cola. "Un silenzio e un isolamento imbarazzanti, che non trovano giustificazioni di fronte alla crisi sempre più evidente".

Senza contare i primi disagi per quanto riguarda gli stipendi. "L'introduzione di un nuovo sistema operativo - spiega Di Cola - ha causato errori nelle buste paga dei dipendenti della partecipata capitolina, con perdite economiche non marginali". E l'allerta si estende all'intera filiera. "Il Tmb di Rocca Cencia, che è di nuovo al limite, non ha nessun tipo di manutenzione ordinaria. Rischiamo da un giorno all’altro una nuova emergenza. Le strade tornano a sporcarsi visibilmente. Ci domandiamo quando si sbloccherà questa situazione paradossale, quando avremo un Cda vero, quando si uscirà dall’impasse sul bilancio e se l’amministrazione Bagatti intenda in qualche modo far funzionare l’azienda o se continuerà a galleggiare". 

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