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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Una raccolta firme contro il Piano del traffico: arriva #MarinoMaleMaleMale

La campagna è stata avviata dal movimento civico Cuori Italiani: “Visiteremo tutti i municipi di Roma". Sostegno anche dagli esponenti Ncd Roberta Angelilli e Vincenzo Piso

#MarinoMaleMaleMale. È questo il nome della campagna avviata dal movimento civico Cuori Italiani contro il Piano generale del traffico urbano (Pgtu) in discussione in queste settimane in Aula Giulio Cesare. In particolare verrà avviata in tutti i municipi di Roma, e con una petizione on-line, una raccolta firme per “fornire al Sindaco Marino un segnale indelebile del diniego dei cittadini nei confronti del provvedimento”.

LA RACCOLTA FIRME - Si legge in una nota: “Visiteremo tutti i municipi di Roma con l’obiettivo di effettuare una raccolta firme contro il Pgtu, che per i romani si traduce in molte limitazioni alla mobilità e in una serie di vessazioni economiche, dall’aumento dei parcheggi a fascia blu, all’istituzione del pagamento per accedere all’interno dell’anello ferroviario e così via” spiega la nota. “Questa campagna sarà affiancata da una comunicazione virale, attraverso i principali social network”.  L'iniziativa è sostenuta da diversi esponenti di Nuovo Centrodestra, dall’on. Roberta Angelilli, dall’on. Vincenzo Piso, dai Consiglieri municipali Stefano Erbaggi, Jessica De Napoli, Stefano Oddo, Alessandra Consorti, Cristiano Bonelli e Isabella Foglietta.

LA PETIZIONESette i punti che, secondo il movimento Cuori italiani, sono “vessatori” nei confronti dei cittadini romani. Li elenca la petizione on-line: aumento delle tariffe di accesso alla Ztl; abolizione delle strisce bianche; strisce blu in tutta la città con aumento della tariffa fino a 3 euro all'ora, oggetto anche di un ricorso al Tar; abolizione degli abbonamenti agevolati per la sosta; 500 euro è il costo a famiglia per ciascuna auto lasciata in strada eccedente la seconda; l'introduzione dell'anello ferroviario per mezzi euro 2 e dal primo gennaio 2017 divieto agli euro 3. Infine: dal primo gennaio 2017 controllo elettronico di accesso all'anello ferroviario con ticket del costo variabile da un minimo di un euro a un massimo di 3 a ingresso.

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