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Campi rom, delibera popolare per la chiusura: "Firme consegnate, ora al voto" 

La raccolta firme è stata lanciata e sostenuta nei mesi da Fdi An. Questa mattina la consegna al Segretariato Generale

E' la prima delibera di iniziativa popolare che chiede al Comune di Roma lo smantellamento dei campi rom. Di questa mattina la consegna delle firme necessarie per trasformare la richiesta dell'opposizione in proposta di legge da mettere ai voti. Chiudere i cosiddetti "villaggi attrezzati" per arginare tutti gli epifenomeni connessi nelle zone limitrofe, dai fumi tossici al rovistaggio, dalla mendicità infantile alla presenza di refurtiva illegale negli insediamenti. 

"Questa mattina una delegazione di Fdi-An ha consegnato al Segretario Generale le firme necessarie raccolte sul territorio in questi mesi - fa sapere Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio, tramite nota stampa - è ora che nella Capitale torni legalità e sicurezza, chiediamo quindi al Comune di avviare immediatamente l’iter amministrativo affinché la votazione della delibera venga discussa in Assemblea Capitolina. 

E ancora: "I cittadini si sono espressi in modo chiaro per la chiusura di tutti gli insediamenti, adesso auspichiamo che l'Amministrazione non tradisca la volontà popolare magari rallentando l'iter con ritardi o giochetti vari. Marino e la sinistra hanno permesso sia l’invasione incontrollata di nomadi che l'aumento dei campi in ogni quadrante di Roma, una gestione che ha determinato il proliferare del rovistaggio nei cassonetti, il gravissimo fenomeno della mendicità infantile in barba ai progetti di scolarizzazione e la presenza di refurtiva nei campi certificata in più occasioni e i continui fumi tossici provenienti da taluni campi".

Certo non è nuovo il dibattito sulla chiusura dei campi rom. E se l'opposizione l'ha trasformata in una sua battaglia invocando la chiusura dei "vilaggi" contro il degrado della periferia, le associazioni per i diritti rom ricordano il volere dell'Europa, che ha già bocciato i campi "ghetto" e minacciato con misure di infrazione. Se anche per cause diverse insomma, sul tema gli intenti politici sembrerebbero convergere. Ma un piano concreto di chiusura non c'è ancora, come non c'è se non nei proclami una soluzione alloggiativa alternativa per uomini, donne e bambini della comunità. 

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