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Parcheggi interrati, arriva l'elenco dei 'prioritari': tornano i progetti sotto i mercati

La lista è contenuta in una bozza di memoria di giunta sottoposta ai consiglieri della Commissione speciale metro C. In totale si tratta di 39 interventi

Negli anni scorsi sono stati oggetto di una strenua opposizione da parte dei comitati cittadini e dell'allora opposizione di centrosinistra che per bloccarli in consiglio utilizzò tutte le armi a sua disposizione. Oggi i parcheggi sotto ai mercati rionali rischiano di tornare realtà. Gli interventi nel sottosuolo delle storiche strutture commerciali sono ricomparsi in un elenco di parcheggi interrati, meglio conosciuti con la sigla Pup (Piano urbano parcheggi), contenuti in una bozza di memoria di giunta arrivata dagli uffici dell'assessorato alla Mobilità di Guido Improta sul tavolo della 'Commissione speciale sulla metro C e per le infrastrutture della mobilità di Roma Capitale' che si è tenuta l'8 gennaio scorso.

In realtà non ci sono solo i parcheggi sottostanti ai mercati rionali. In totale nella bozza avanzata dall'amministrazione ci sono trentanove progetti: diciassette pubblici, diciassette privati più i cinque “interventi al di sotto di mercati esistenti”. Lavori considerati “prioritari”. Il documento, per ora, è solo una bozza, e come tale dovrà passare anche al vaglio dei municipi. Ma può essere utile per capire cosa potrebbe derivare dal tanto osteggiato Piano urbano parcheggi. Fino al 31 dicembre 2012, e per circa i sei anni precedenti, la questione è stata trattata in uno stato di emergenza con tanto di commissario ma con il 2013 il commissariamento è finito e il programma “è stato ricondotto a regime ordinario”.

Come si legge nella bozza della memoria di giunta gli uffici capitolini hanno preso atto dello stato di attuazione del Pup al giugno del 2013, mese di stanziamento dell'amministrazione Marino. In base a questa analisi “si è ritenuto opportuno ridefinire le priorità di attuazione del piano tenendo conto dei benefici alla mobilità che possono deviare dalla realizzazione delle opere” si legge nella bozza. Sono stati così selezionati gli interventi pubblici “migliori” per i loro “presupposti tecnici”. Presso l'assessorato si sono inoltre tenuti una serie di incontri con gli operatori privati in seguito ai quali sono stati individuati “una rosa di possibili interventi prioritari” cantierabili in un piano operativo di breve-medio termine.

Ricompaiono così gli “interventi al di sotto dei mercati esistenti”: via Montesanto e via Catania a cui si aggiungono i tre stabili oggetto della proposta di delibera numero 129, mai approvata, che affidava alla società di costruzioni Cam la realizzazione dei parcheggi interrati e la riqualificazione degli immobili soprastanti: i mercati di via Antonelli, quello di via Chiana e quello di via Magna Grecia.  

Tra gli interventi pubblici invece compaiono: Annibaliano, il parcheggio Galoppatoio di Villa Borghese, quello di viale Guido Reni, un altro 'parcheggio di scambio” a Conca d'Oro, Fidene, Jonio, Settebagni, Monti Tiburtini Ovest, Setteville, Ponte Mammolo, Colle Mattia, Parcheggio viale Tito Labieno, Marconi, il potenziamento del nodo di scambio Laurentina, i nodi di scambio di Tor di Valle, Magliana – Parri, Battistini.

Tra gli interventi privati “convenzionati” figurano invece Lungotevere Mellini, Piazza dei Prati degli Strozzi, via della Giuliana, Piazza Ponte Umberto I, Largo dei Fiorentini, via Compagna, via dei Noci, Via di Grotta Perfetta – Viale dell'Automobilismo, Piazza della Radio, Piazza Monteleone di Spoleto. E ancora. “Deliberati”: Via Pietro Mascagni – via Ruggero Leoncavallo, Piazza S. Saturnino, Via dei Cessati Spiriti, Piazza Attilio Pecile, Moliere – Via Ibsen.

Infine i “cantieri di cui è prossimo il rilascio del permesso di costruire”: Viale Bruno Buozzi e Lungotevere Arnaldo da Brescia.

Ad esprimere qualche preoccupazione il consigliere capitolino del Movimento cinque stelle Enrico Stefàno membro della Commissione speciale sulla metro C che proprio nei giorni scorsi si è occupata del Piano in questione. “L'elenco dei parcheggi da realizzare dovrebbe essere stilato in base alla valenza trasportistica rappresentata dai singoli progetti” spiega. “Penso per esempio all'importanza di fornire parcheggi per i nodi di scambio o per i capolinea delle metropolitane. L'allerta invece si accende su quei progetti che dietro alla finalità 'trasportistica' nascondo cubature e speculazioni come è stato negli anni passati per i mercati rionali” commenta.

Sulla questione è intervenuta anche la rete di comitati Carteinregola che ha al suo interno il Coordinamento dei comitati No Pup che da anni si battono contro i progetti più impattanti contenuti nel Piano. “Rispetto alla bozza di Memoria di giunta circolata nei Municipi qualche mese fa, gli interventi privati si sono ancora ridotti” si legge nell'intervento del comitato che l'8 gennaio scorso ha scritto una lettera all'assessore Guido Improta e ai presidenti delle commissioni Mobilità e Metro C, rispettivamente Anna Maria Cesaretti e Maurizio Policastro.

“Tuttavia è rimasta una formula alquanto ambigua, che ribadisce che gli interventi individuati sono quelli “prioritari” aprendo così a un dubbio: significa che “vengono “prima” degli altri e quindi restano tutti?” si chiede Carteinregola. Al comitato la bozza di delibera sembra “un’iniziativa-tampone, che non tiene conto della necessità, da tempo invocata dal Laboratorio Carteinregola, di una revisione totale del PUP basata su una approfondita analisi preliminare dal punto di vista giuridico, per poter lavorare ad un nuovo capitolo della mobilità cittadina a “mani libere” e senza rischi di contenzioso”. La preoccupazione dei comitati cade su diversi interventi proposti, in primis  sugli ampliamenti dei parcheggi sotto alcuni mercati rionali che in cambio della realizzazione di una misera percentuale di posti auto  in più rischiano  di consegnare a privati complessi mercatali pubblici in quartieri strategici, senza gare di evidenza pubblica” scrivono i cittadini di Carteinregola.

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