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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile arriva nei Municipi. Entro agosto sarà votato in Campidoglio

Atteso per l'estate il via libera al PUMS, dopo lo step di "confronto" appena avviato nei municipi. Assessora Meleo: "Passaggio fondamentale per proseguire la progettazione ed ottenere i fondi ministeriali per le nuove infrastrutture

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile esce dalla dimensione virtuale ed approda nei territori. Il 18 marzo infatti, nella sala rossa di piazza Cinecittà, si è svolto un incontro con la cittadinanza. Il primo organizzato nei Municipi dopo la chiusura delle votazioni online che ne hanno permesso la stesura.

Un passaggio fondamentale

“Siamo pronti ad avviare l’ultima fase di ascolto con il territorio per recepire le osservazioni dei cittadini e illustrare la proposta tecnica del piano di mobilità su Roma. Un altro tassello che ci avvicina alla stesura finale del PUMS – ha ricordato l'assessora capitolina alla Mobilità Linda Meleo – Sono tutti passaggi fondamentali per proseguire la progettazione ed ottenere i fondi ministeriali necessari alla realizzazione di nuove infrastrutture”.

Le opere invarianti: la priorità dell'amministrazione

Il Piano Urbano della Mobilità, prevede sei opere invarianti. Si tratta di interventi, come l'acquisto di 50 nuovi tram, che l'amministrazione ha anteposto ai progetti proposti e votati dai cittadini. Non compaiono quindi nè i prolungamenti della Metro C, nè la Metrovia e neppure il biciplan promosso dall'Associazione Salvaiciclisti. Al contrario prevede opere che, il Campidoglio, ha ritenuto prioritarie. Sono la linea ferroviaria Termini Tor Vergata, la funivia di Magliana e quella di Battistini-Casalotti e poi ci sono i tram: quello che collega Piazza Vittorio con largo Corrado Ricci, quello sulla Palmiro Togliatti e l'ultino invece che congiunge piazzale del Verano con la Tiburtina.  

Uno step fondamentale

Per la sindaca Raggi, che con la sua giunta ha appena approvato il PUMS, quello avviato il 18 marzo a Cinecittà rappresenta "uno step intermedio" che è "indispensabile alla definizione del piano di mobilità che vogliamo realizzare per la Capitale. Un piano per i trasporti che porti a investimenti in settori importanti e garantisca nuovi posti di lavoro e infrastrutture a servizio di Roma”.

L'iter amministrativo

Sul piano amministrativo il PUMS prevede, dopo la recente approvazione in Giunta, una fase di ascolto e confronto con i municipi. Durerà grossomodo fino a giugno e sarà utile per definire eventuali modifiche rispetto ai progetti  presentati. Seguirà infine il passaggio del voto in Aula Giulio Cesare, previsto per il mese di agosto. Solo allora potranno essere chiesti dei fondi al Ministero delle infrastrutture per avviare, come ricordavano la Sindaca e  l'assessora Meleo, opere che contribuiranno a cambiare il trasporto pubblico nella città. Si tratta di inteventi possono essere realizzati in un arco temporale di 5- 10 anni. Nelle more che il piano sia realizzato però, si parte comunque con le opere invarianti già citate.

Lo stadio e la corsa contro il tempo

L'attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile non è importante solo per i quadranti direttamente interessati dai futuri cantieri. Lo è anche per future edificazioni previste in città. Ed in particolare per quelle legate al progetto dello Stadio della Roma. E' stato infatti proprio il PUMS a persuadere il Politecnico di Torino che il progetto previsto a Tor di Valle, non avrebbe avuto esiti catastrofici sulla mobilità. La condizione essenziale però è che, questi interventi previsti nel piano, siano completati prima dello stadio stesso. E quindi il tempo stringe perchè, come annunciato dalla Sindaca, il cantiere a Tor di Valle sarà avviato entro il 2019. La corsa del PUMS è quindi iniziata. 

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