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Asili, precarie assediano l'incontro tra sindacati e Rossi Doria: "Ritirate il bando"

Dopo una settimana di proteste in Campidoglio, le educatrici precarie stanno facendo sentire la loro voce sotto gli uffici capitolini del Personale dove è in corso un incontro tra l'assessore alla Scuola e le organizzazioni dei lavoratori

Cresce la protesta delle educatrici e delle insegnanti dei nidi e delle scuole per l'infanzia di Roma Capitale. Centinaia di precarie, duemila per gli organizzatori, si sono presentate nel pomeriggio sotto la sede degli uffici capitolini del personale in via del Tempio di Giove dove è in corso un incontro con l’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche dell’amministrazione capitolina, Marco Rossi Doria. Il nuovo bando emesso dall'amministrazione capitolina infatti, per effetto di una sentenza della Corte Europea, esclude tutte coloro che hanno prestato servizio per Roma Capitale per oltre 36 mesi, anche non continuativi. 

"Rinnoviamo la richiesta di ritiro del bando per i nidi e per le scuole per l’infanzia pubblicato lo scorso 21 agosto" afferma Daniela Mencarelli, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego "perché si escludono le lavoratrici che hanno maturato un periodo complessivo di trentasei mesi di attività licenziando, di fatto, 5.000 lavoratrici solo a Roma" continua la sindacalista.
 
“Nella capitale c’è il rischio che il servizio non possa essere prolungato oltre l’orario delle 14.30 proprio per mancanza di personale. Ma la situazione può degenerare ovunque" spiega la dirigente USB citando altri esempi sul territorio nazionale come L'Aquila. Prosegue Mencarelli: “La nostra richiesta d’incontro urgente, inviata al Ministro Madia lo scorso 25 agosto, non ha ancora ottenuto risposta, mentre al tavolo in corso in queste ore l’assessore di Roma Capitale Rossi Doria continua a dire che non ci sono novità e che della questione è stata investita l'Anci". 

Dall'Usb rinnovano la chiamata alla protesta a oltranza. Già al scorsa settimana infatti le insegnanti hanno protestato in piazza del Campidoglio tutti i giorni. "Li costringeremo ad accettare una deroga al limite dei trentasei mesi, come avvenuto nelle amministrazioni dello Stato, chiedendo al tempo stesso un piano di stabilizzazione delle educatrici dei nidi e delle insegnanti delle scuole per l’infanzia, nello spirito della sentenza con la quale la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha censurato l’operato del governo italiano”.

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