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Acea, protesta dei lavoratori a piazzale Ostiense: "Stop al bando"

Dopo il presidio di ieri in Campidoglio, questa mattina, nel giorno della scadenza del bando, i dipendenti hanno manifestato sotto la sede della municipalizzata capitolina

Non si arresta la mobilitazione dei dipendenti del call center Acea. Questa mattina, nel giorno di scadenza del bando per la società Ecare che lo gestisce da qualche anno, i lavoratori hanno manifestato davanti alla sede della municipalizzata a piazzale Ostiense chiedendo di bloccare il nuovo bando che mette a rischio oltre 400 posti di lavoro. Nel mirino dei lavoratori, e di una mozione che chiede di sospendere il bando, il fatto che “l'unico criterio di selezione segua la logica del massimo ribasso e che nel contratto non ci sia né una clausola sociale né una territoriale”. Ha spiegato Enzo Triolo Rsu Cisal Comunicazione di E-Care Roma: "Ci siamo riuniti in presidio nel tentativo di ottenere un incontro con i dirigenti dell'azienda capitolina ma nessuno ci ha ricevuto".

Ieri pomeriggio invece la protesta in Campidoglio dove sono stati ricevuti dal presidente dell'Aula Giulio Cesare Mirko Coratti: “Ho ribadito ai lavoratori presenti in Campidoglio che mi farò garante presso l'ad di Acea, Alberto Irace, di quanto votato la scorsa settimana all'unanimità dall'Assemblea capitolina circa la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti del call center di Acea” ha dichiarato Coratti.

Ma questa mattina hai lavoratori non è giunta notizia di alcun cambio di passo. “Speravamo di poter avere un incontro con alcuni rappresentanti di Acea” spiega Francesco Rossi, uno dei dipendenti. “Ma non abbiamo potuto parlare con nessuno. Così come fino ad oggi non abbiamo avuto riscontro in merito alla mozione approvata la scorsa settimana in Aula Giulio Cesare”. La mobilitazione è destinata a continuare. "Nelle prossime ore si terrà un'assemblea e decideremo insieme il da farsi".

Proteste arrivano anche dalla Uil di Roma e Lazio: "E' inaccettabile il comportamento di Acea in merito alla vicenda del call center. Stamattina, nonostante oggi scadano i termini del bando pubblico per il riaffidamento del servizio, i vertici della società hanno rifiutato persino di incontrare i 420 dipendenti" ha affermato Giuliano Sciotti in una nota. "E il sindaco? Dov'è Marino in tutto questo? Lo scorso gennaio aveva garantito che nessuno avrebbe perso il posto di lavoro. E adesso? Quali interessi sta tutelando? Non certo quello dei suoi cittadini. Se l'unico criterio di indirizzo del bando resta il risparmio economico, oltre a mettere a repentaglio il posto di lavoro di 420 addetti al servizio si rischia seriamente che lo stesso appalto possa essere affidato fuori dalla nostra città".

Acea, protesta dei lavoratori a piazzale Ostiense (foto A. Ronchini)

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