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Politica Via di Ponte Galeria

Rifiuti di Roma in Valle Galeria: notte di Capodanno in protesta contro la discarica di Monte Carnevale

I cittadini annunciano nuove mobilitazioni. "Grazie sindaca per averci fatto passare in strada la notte di San Silvestro"

Capodanno in strada per i residenti della Valle Galeria che hanno passato il primo giorno del 2020 protestando contro l'accordo tra Campidoglio e Regione Lazio per realizzare a Monte Carnevale la nuova discarica di Roma. "Grazie Sindaca per averci fatto passare in strada la notte di San Silvestro", il messaggio dei cittadini in protesta, che, rivolgendosi a Virginia Raggi e al governatore del Lazio Nicola Zingaretti hanno aggiunto:  "E' solo l'inizio di una guerra che avete voluto voi. Siamo qui a festeggiare il Capodanno in mezzo al freddo e al gelo come mendicanti...". I residenti hanno annunciato una manifestazione a breve: "Dobbiamo fare una caciara", hanno detto tra cori di insulti contro Raggi e Zingaretti.

Una cinquantina i residenti che si sono dati appuntamento in via di Ponte Galeria, altezza via della Pisana-via Malagrotta, per dare vita alla protesta. Fra loro il consigliere regionale M5s Marco Cacciatore, il consigliere municipale della Lega Daniele Catalano, Simona Ficcardi consigliera pentastellata al Comune di Roma, e Stefano Vignaroli, Deputato M5s e Presidente della Commissione Ecomafie.

"Lo sapevamo da tempo - spiega a RomaToday una delle persone scese in strada al gelo la notte di Capodanno -. Questo e solo l'inizio, faremo una grande opposizione a questa scelta scellerata che ricade su un territorio che già ha dato per decenni sul fronte rifiuti a Roma (la discarica Malagrotta ndr). Stiamo subissando di ricorsi tutti gli organi amministrativi interessati. Dopo esserci riuniti in assemblea decideremo le prossime azioni di protesta". 

Tanti i messaggi anche su gruppi e comitati di residenti della zona sui social: "La nuova discarica di Roma sarà realizzata nella Valle Galeria accanto a Malagrotta la più grande discarica d'Europa mai bonificata. Questa scelta, in un territorio con un tasso tumorale da brividi, ricco di impianti inquinanti e ad alto rischio di incidente rilevante è pura follia. Nei prossimi giorni i comitati della Valle Galeria oltre a pianificare le opportune azioni legali si opporranno in ogni modo a questo ennesimo scempio. Per fare questo sarà necessaria una grande partecipazione di cittadini determinati ed 'arrabbiati'". 

C'è chi scrive: "Vinceremo anche questa battaglia perché le carte sono dalla nostra parte e il sito di Monte Carnevale è inidoneo". E poi: "Una cosa chiedo. Bisogna essere tanti e uniti. È necessario che tutte le persone che hanno partecipato e vinto la precedente battaglia ritornino in pista e che si superino divisioni politiche e rancori. Servono anche forze nuove".

Il colpo di scena della scelta di Monte Carnevale era arrivato nel primo pomeriggio del 31 dicembre quando la decisione è stata presa e messa nera su bianco in una delibera ora pronta a finire sul tavolo della Pisana, che a sua volta ne confezionerà una seconda per eliminare il cosiddetto sub Ato di Roma e l'obbligo annesso per la città di chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio. Disporrà poi una serie di attività necessarie a consentire la manutenzione straordinaria all'impianto Tmb di Rocca Cencia. Tutto come pattuito. 

Dunque niente Tragliatella, come si pensava prima dell'indicazione fatta nella seduta straordinaria dell'ultimo giorno del 2019 come da accordo pre natalizi con la Regione Lazio. 

"Dopo 4 anni di nulla e di mancata pianificazione della gestione dei rifiuti della Capitale, la Raggi e il Movimento 5 Stelle regalano alla Valle Galeria una nuova discarica a Monte Carnevale - le parole di Federico Rocca coordinatore di Fratelli d'Italia Municipio XI -. Dopo oltre 30 anni di Malagrotta e di altri siti di smaltimento presenti nella zona, è inaccettabile che la Raggi dopo tanti giri di parole abbia scelto nuovamente la Valle Galeria per realizzare la nuova discarica di Roma. Già qualche settimana avevo espresso la contrarietà di Fratelli d'Italia a quella che pareva essere solo un'ipotesi e che invece oggi è una certezza. Saremo al fianco dei cittadini e contesteremo questa scelta nelle strade e nelle istituzioni, affinché, un quartiere che già tanto e troppo ha pagato alla causa dei rifiuti romani non torni a vivere le pagine buie del passato. La Valle Galeria - conclude Rocca - attende le iniziative promesse per il risanamento ambientale e invece la Raggi gli regala una nuova discarica. Vergogna".

"No" alla discarica in Valle Galeria che arriva anche dal Sindaco di Fiumicino Esterino Montino: "Mi pare pazzesco pensare di aprire un impianto per i rifiuti in una zona già così martoriata"

"Non solo è a ridosso della vecchia discarica di Malagrotta, ma a poche centinaia di metri c'è la raffineria di Roma e, sempre a qualche centinaia di metri, l'impianto Ama per i rifiuti speciali. Poco più in là, parliamo sempre di un po' più di un chilometro, c'è l'aeroporto Leonardo Da Vinci. Ampliando un po' lo sguardo, c'è l'impianto Ama di Maccarese dove centinaia di camion portano tonnellate di rifiuti di Roma ogni giorno. Tutto questo attaccato all'oasi di Macchiagrande, in piena Riserva naturale. L'impianto, poi, sarebbe sopra le falde acquifere che forniscono Fiumicino", spiega ancora Montino in un post su Facebook -. "Questa è la situazione che il nostro territorio già subisce, con 1000 aerei che ci volano sopra la testa ogni giorno e che diventano 1200 in estate e tutto l'inquinamento che ne deriva a cui si aggiunge quello della raffineria e quello dell'impianto Ama con il via vai di migliaia di tir". 

"Il contributo che Fiumicino dà già alla Capitale e al Paese è molto più che sufficiente, ospitando strutture che non sono di interesse urbano, ma di molto più ampio respiro. Pensare di continuare a vessare le cittadine e i cittadini di quell'area è francamente intollerabile. Quello che c'è da fare, sindaca, è abbassare il livello di inquinamento che opprime i nostri territori, non innalzarlo - prosegue Montino -. Quindi mi pare pazzesco pensare di aprire un impianto per i rifiuti in una zona già così martoriata: o chiudiamo l'aeroporto e lo spostiamo da un'altra parte oppure si chiudono gli impianti dentro e intorno a Fiumicino. Di certo è impossibile parlare di nuovi impianti".

"La via che mi permetto di suggerire è quella di piccole strutture con relativi impianti che possono essere di riferimento per bacini non più grandi di due o tre municipi, collocate nei vari quadranti, non un altro mega impianto per tutte le 6000 tonnellate al giorno di rifiuti che Roma produce - continua Montino  -. Un piano che può reggere e avere una prospettiva credibile sotto l'aspetto dell'entità di rifiuti da trattare è proprio puntare su piccoli impianti disseminati sull'enorme territorio di Roma. Impianti che impatterebbero molto meno sia per le ridotte quantità di rifiuti sia perché diminuirebbe l'inquinamento che ora producono i camion per trasportare i rifiuti per centinaia di chilometri", dice, evidenziando che "la via maestra, naturalmente, rimane quella di un lavoro strutturale che porti la città a livelli di raccolta differenziata elevati in poco tempo, riorganizzando la struttura".

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