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Camion bar, ancora proteste a Bocca della Verità: "Con Marino vincono gli abusivi"

Una decina di mezzi parcheggiati sulla piazza e una delegazione che partirà alla volta di via di San Michele, dove ha sede la Soprintendenza statale che siede al tavolo sul decoro con il Campidoglio

Ancora proteste per i camion bar. Dopo il provvedimento del 10 luglio che li vuole lontani dall'area archeologica del centro, tornano a manifestare a Bocca della Verità, a pochi metri dall'assessorato di via dei Cerchi. "Con Marino, Leonori e Pucci a Roma vince l'abusivismo" è lo striscione del nuovo sit in. 

Una decina di mezzi parcheggiati sulla piazza e una delegazione che partirà alla volta di via di San Michele, dove ha sede la Soprintendenza statale che siede al tavolo sul decoro con il Campidoglio.

"Chiederemo di rivedere il piano, perchè noi aspetteremo la decisione del Tar che arriverà il 29 luglio. Se il Tribunale ci darà ragione, dopo non saremo più disposti a trattare. Facciamolo ora, è meglio per tutti". Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti e storico leader degli ambulanti romani, è circondato dai colleghi arrivati qui con i loro mezzi su cui hanno issato bandiere tricolore e manifesti con le scritte 'Il solletico per gli abusivi la ghigliottina per i regolari' e 'Nuovo disoccupato perchè licenziato dal sindaco Marino'. 

L'ELENCO DELLE NUOVE POSTAZIONI

Questa mattina, dice Tredicine, "abbiamo fatto questa nuova iniziativa di protesta per dire che gli operatori continuano a rimanere sul tema, perchè sono stati sfrattati e messi alla fame. Quanto può durare questa 'dieta'? Alcuni sono destinati a morire. Per quanto possano essere ottimi amministratori, nessuno lo mette in dubbio, il problema c'è: Marino ha messo alla fame gli operatori".

Tutti vicino a lui parlano delle nuove postazioni. Raccontano che "a Testaccio ci hanno tirato le uova e ci hanno minacciato di dare alle fiamme i nostri mezzi. Messi alla fame e minacciati. Ma che abbiamo, la peste? Ma Marino l'ha fatta una pedalata per vedere i nuovi stalli?". Alcuni mostrano foto delle vecchie licenze, quelle dei padri tramandate poi ai figli. "E pensare che il commercio ambulante è il più antico, esiste in tutte le città del mondo. Ma a Roma lo fanno morire".

E poi, aggiunge Tredicine, "noi non ci siamo più, ma al Colosseo ci mettono mille macchinette e un centro servizi. Abbiamo presentato una proposta per cui i camioncini attuali vengono modificati e in alcuni casi ci siamo detti disponibili anche a mettere l'apetta storica, oppure, in alcune zone come il Colosseo, abbiamo detto di essere disposti ad approvare chioschetti stile Ottocento. Invece loro hanno detto di no, perchè dicono che bisogna liberare quelle aree dal degrado, e poi ci mettono le macchinette e il centro servizi. Ecco perchè questa è la guerra dei ricchi contro i poveri". 

Nel frattempo, lo ricordiamo, gli ambulanti hanno incassato la sentenza della Corte costituzionale che ha definito illegittimi gli articoli delle norme nazionali che dispongono la revisione del commercio su area pubblica intorno ai monumenti.

GUARDA ANCHE IL VIDEO---->Camion bar contro i trasferimenti

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