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Lucciole minorenni e vittime di tratta: la mappa del fenomeno nella Capitale

I dati sono in crescita e confermano la forte presenza di ragazzine nigeriane che finiscono per strada, vittime di giri di prostituzione alimentati da reti di sfruttatori. Numeri e mappe nel dossier di Save the Children

Un esercito di piccoli invisibili che finiscono nelle maglie di prostituzione e lavoro nero. Sbarcano nel Mediterraneo, si fermano nella Capitale, qualcuno attende i tempi eterni del ricollocamento, qualcun altro scappa dalle strutture di accoglienza, altri ancora dichiarano 20 anni ma ne hanno appena 15. L'escamotage consente loro di aggirare il sistema di protezione minorile. Sono centinaia i bambini e adolescenti soli che si ritrovano a sopravvivere in un sottobosco urbano sconosciuto, dove malavita e sfruttamento diventano il quotidiano in un inferno forse peggiore di quello che si sono lasciati alle spalle. Il quadro emerge dall'ultimo dossier di Save the Children, impietosa fotografia del fenomeno della tratta a livello nazionale, con un focus specifico su Roma.

Le minorenni finiscono sul marciapiede. Via Collatina, via Prenestina, via Tiberina, via Salaria, via Colombo, viale Togliatti, viale Marconi, via Aurelia. Sono le strade consolari e i quartieri che si snodano intorno alle grandi arterie di periferia a raccoglierne la maggior parte (vedi mappa in basso). Insieme ad aree extra comunali, da Zagarolo a Poli a Tivoli a San Gallicano nel Lazio, oltre alla statale tra Cerveteri e Bracciano, Frosinone e Nettuno. Nel 2016 l'unità di strada CivicoZero è riuscita a intercettare 128 presunte vittime di tratta, di cui 106 di nazionalità nigeriana, 21 rumene e una proveniente dal Togo. L’anno precedente il totale era di 110 presunte minori contattate, il 57% della Nigeria, il 43% della Romania.  

"La gestione del fenomeno da parte di Roma Capitale, storicamente affidata al Progetto Roxane162, è certamente complicata dalle recenti evoluzioni del fenomeno ivi inclusa la crescente mobilità territoriale ed il turn-over generazionale delle vittime su strada registrata del resto verso le aree del Frosinate e dell’Area Pontina nonchè a livello nazionale" si legge nel rapporto. Le ragazze sono costrette dagli sfruttatori a trasferimenti continui, che certo non agevolano le relazioni con gli operatori sociali, sempre più spesso delegittimati agli occhi di giovanissime che hanno appena 14 anni. Come spiegato nel dossier, "il drastico abbassamento dell’età media delle ragazze le rende più facilmente soggette a processi di manipolazione".

Interessante un ulteriore dato emerso nello studio: sempre più giovanissime tentano di scappare. Per il primo trimestre 2017, gli operatori di CivicoZero hanno osservato un numero crescente di ragazze che provano a svincolarsi dalle organizzazioni criminali. Si lasciano fermare dalle forze dell’ordine o fuggono dai propri sfruttatori. "Tale fenomeno - si legge - sarebbe, in parte, riconducibile al numero cospicuo di ragazze gestite dalle organizzazioni criminali la cui dimensione è probabilmente superiore alla loro capacità di controllo".  

Ma a distanza di più di un anno dall'avvio, il programma europeo - è noto - stenta a decollare. "In questo contesto proprio a Roma gli operatori di CivicoZero stanno seguendo 12 ragazzi di nazionalità eritrea che hanno richiesto la procedura di relocation a partire dal 30 gennaio. La procedura poggia sulla sperimentazione di una operatività multi-agenzia che prevede il coinvolgimento di attori ad hoc"

mappa prostitute roma-2

Il fenomeno in Italia

Un quadro quello romano che conferma un preoccupante trend nazionale. Il bacino dei minori stranieri non accompagnati giunti via mare in Italia, più che raddoppiato nel 2016 (25.846) rispetto all’anno precedente e ulteriormente cresciuto nei primi mesi del 2017, si conferma come uno dei gruppi di bambini e adolescenti maggiormente esposti alle diverse forme di tratta e sfruttamento nel nostro Paese. E il numero sempre maggiore di ragazzine nigeriane condotte qui con l’inganno e costrette a prostituirsi, insieme a un numero crescente di minori dell’Europa est, di ragazzi bengalesi vittime dello sfruttamento lavorativo, e di minori che si considerano "in transito" in Italia e si riconsegnano nelle mani di trafficanti e passeurs per proseguire il viaggio verso il nord Europa, sono infatti il volto più frequente tra le vittime di un business criminale che nel mondo muove un giro d’affari di 32 miliardi di dollari (seconda fonte di reddito per le organizzazioni criminali dopo il traffico di droga), e in Europa conta almeno 12.760 adulti offender sospetti o incriminati. 


 

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